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letra de fire rmx - radicalpoetry

calma, sangue freddo
il mio petto è una gabbia e le barre dentro
le alimento con rabbia
già le sento
meglio mettersi in guardia
e stare attento
che qua non ottengo risposte
fra le cerco
dentro me è come l’acqua
ma è deserto, aspetto il tempo
risponde, maledetto
perché a fare quello non sbaglia
stanne certo e mò che aspetto
da un pezzo mi aspetto che in mezzo
a tutto quest’odio che vedo ci sia l’affetto
mentre ciò che apprezzo per me non ha prezzo
la tua maschera d’oro non dona che un bell’aspetto
non compra il rispetto fra conta un terzo
del sangue che verso io combattendo
mi ricorda prezzo poi gli dò un -ssenso
perchè sono nato solo e con solo che merda appresso
ora aspetto che aprano la caccia all’uomo
chi cerca una traccia non setaccia il suolo
c’è chi va al lavoro, paga e mangia poco
chi si sazia la pancia
alla faccia loro
poi io non ci sto
mò che vi piaccia o no
so di avere la stoffa di chi calza il suono
mi vesto di (?)
sp-cco e danzo in volo
e fino a poco fa ero con la faccia a fondo nel fango
e so quanto sto mondo beffardo è b-st-rdo
ti abbraccia e poi ti lascia solo
solo che sono testardo
mi arrangio fra la ragione e l’abbandono
è un fantasma che p-ssa ma non lascia il luogo
che infesta la stanza, poi mi parla d’odio
tutta quest’ansia spero valga il gioco
alimenta la fiamma ma divampa un fuoco nel ghiaccio

[ritornello traccia originale: gold brother – back from the fire]

calma, sangue freddo
la mia testa è una gabbia e le pare dentro
non manifesto quest’ansia
tu stanne certo, sto all’inferno
è la grazia del padre eterno
questo freddo non p-ssa
mi pare inverno
la mia barca ha una falla
ed è in mare aperto
ma non affonda, sta a galla e vi dà l’esempio
perché è troppa la rabbia
a cui dare senso
fra ti guardo e ti spengo
vuoi fare tony?
stai sul palco e ti prendono a gavettoni
stanne fuori
fra se vuoi rispetto e vuoi fare i money
è soltanto uno il prezzo ed è stare soli
non mi fanno male i fori in petto
li descrivo, cioè li scrivo
li accetto, ci respiro è da meschino
di certo il mio destino è selettivo
e sta’ attento a chi fare fuori
o spari o muori
qua ti muovi svelto, corri (?)
non sai che quando provi il peggio
muori dentro, quindi rimani in movimento
se vuoi ti insegno, io l’ho imparato con il tempo
sopra il set, sorridendo
alla vita fra non cambia un cazzo
e l’andamento e la fatica di chi salta il pranzo
quando ottengo una mat-ta sono un’arma bianca
sono la speranza che guida l’-ssalto
e dal b-sso alzo la posta in gioco
con una canzone
anche se porta poco
perché è l’emozione
ciò che colma il vuoto
nella mia espressione
quando non ha scopo
l’odio a colazione
che si sbocca dopo
sopra le persone
le riporta all’odio
verso sto coglione
non gli importa proprio
non gli importa come
non gli importa il luogo
lui brucia

- radicalpoetry

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