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letra de la forza che scorre (taverna viii colle 1996) - piotta

[intro: danno]
jake la motta sul ring con iena plinsy
capisci zi’? non regalo
ah, ah, ah

[strofa 1: danno]
è un qualche cosa di invisibile che mi fa sfidare l’impossibile
per molti incomprensibile, inarrivabile
irraggiungibile se resti alla partenza
pensi de sta lontano ma è apparenza
sono già a distanza, verso
qualcosa che per te non ha più senso
cavalieri jedi nel buio profondo
la forza scorre, dentro
potente dal lato oscuro, offende
per difendere quello che possiedo

[strofa 2: piotta]
come nel tao, lo yang e lo ying
così in uno jedi il fener e l’anakin
il lato oscuro della forza che è ingannevole
perché è più facile pe’ l’arrendevole
il male attrae come illusione evanescente
ma quel che tocchi con le mani è solo niente
è il lato oscuro che di te nessuno mai sospetta
è la prova del destino che t’aspetta

[ritornello: danno & piotta]
disimparo quello che ho imparato per salire
è una parte di me stesso che non puoi capire
disimparo quello che ho imparato per salire
seguo la forza che scorre prendo ciò che occorre
disimparo quello che ho imparato per salire
è una parte di me stesso che non puoi capire
disimparo quello che ho imparato per salire
seguo la forza che scorre prendo ciò che occorre

[strofa 3: danno]
se chiudo gli occhi lascio da parte i cinque sensi
seguo una disciplina nei suoi mille percorsi
pochi discorsi, un m-ssiccio non ti spiega, non si piega
se qualcun’altro non ci crede ho già cambiato strada
veloce che non puoi vedermi, non puoi trovarmi
non ci vuoi credere ma sai che non puoi controllarmi
perché ho un potere sconosciuto
qualcosa di già dimenticato, che mi ha salvato
già sgamato vengo su dalle profondità del buio
come il donkà appaio
quando vado in para lo sai che sveglio
chi si è addormentato sulla propria sicurezza
combatto come arma il lato oscuro della forza
il rischio torna, capisci zi’ di cosa parlo?
la parte che se c’è qualcosa da fa’ mi spinge a farlo
viaggia contro logica, contro corrente
poca fiducia la parte che diffida, che si dissocia
m-ssiccio fino all’ultimo in quanto tale distinguo
in una stanza, nella vita, sopra il palco
è sempre uguale, non conta il provare
non conta neanche il fare, conta soltanto il fare bene
senza chiacchiere né scuse perché è cosi che preferisco
mi fido delle sensazioni che percepisco
distruttivo più della morte nera
la forza scorre dentro, potente per una nuova era…

[strofa 4: piotta]
se manca il festeggiato il giorno della festa
forse ti entra in culo, ma non in testa
che nessun servo mai fonderà il suo regno
e nessun lupo allatterà l’agnello
gli occhi che ora vedono un giorno non vedranno
ed i primi, sempre più primi resteranno
se il lato oscuro invade quello luminoso
se il virtuoso è sconfitto dal vizioso
un altro yoda e un’altro jedi che ha disimparato
a guardare a terra, giù nel posto sbagliato
se chiudo gli occhi è per vedermi dentro
contro il potere sconosciuto sto in combattimento
la forza sia con te, in te ogni momento
spirito e energia sempre in movimento
ora guarda sù, tocca con un dito il cielo
a volte un uomo solo è più forte di un impero
saggezza e autodisciplina ecco la tua arma
ma un vero maestro le usa e non ne parla
la forza per il karma, la luce per il vero
soffia e soffierà la vita, finché c’è un mistero

- piotta

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