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letra de radio - peter white

[strofa 1]
ti sistemi con la mano una ciocca di capelli dietro l’orecchio sinistro
e io penso che quel gesto in fondo è la cosa più bella che abbia visto
bevi una birra in un bicchiere da martini
la luna balla, io ti strapperei i vestiti
e credi a me, non ti fidare degli artisti
ma forse sei la parte migliore dei miei dischi

[pre-ritornello]
e sono sempre in ritardo, come i treni a roma termini
ma anche se arrivi a notte fonda, tanto lo sai che vengo a prenderti

[ritornello]
nella testa io ho una radio, con le canzoni che ti passano
è una curva di uno stadio
chе al novantesimo festeggia un goal
forsе è troppo grande il cielo
se le stelle poi ci cadono
perché sbaglio sempre, è vero, ma con te no

[strofa 2]
se ti dico che sei bella (bella)
mi rispondi, “non è vero” (vero)
ma non hai capito niente (niente)
sapessi come ti vedo (vedo)
tu mi ricordi istanbul, le luci in fondo al bosforo
l’odore delle spezie lungo il gran bazar
e dentro il mare limpido qualche stella in bilico si tuffava dalla città
[pre-ritornello]
e sono sempre in ritardo, come i treni a roma termini
ma anche se arrivi a notte fonda, dimmi il binario e ci vediamo lì

[ritornello]
nella testa io ho una radio, con le canzoni che ti passano
è una curva di uno stadio
che al novantesimo festeggia un goal
forse è troppo grande il cielo
se le stelle poi ci cadono
perché sbaglio sempre, è vero, ma con te no
nella testa io ho una radio, con le canzoni che ti passano
è una curva di uno stadio
che al novantesimo festeggia un goal
forse è troppo grande il cielo
se le stelle poi ci cadono
perché sbaglio sempre, è vero, ma con te no

- peter white

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