letra de moet - pepito rella
[strofa 1: jangy leeon]
hai un cuore d’oro e una cartina dior
il demonio disegna e si insinua
odio i dettami ma scordo i dettagli
l’orgoglio mi insegna e mi inquina
ahi fra’ che pena, [?]
sciolgo i cani alla catena
un carillon mi tedia, una cantilena
fra’ manda le carni in cancrena
inciampi nei buchi che faccio
balli il boogie-woogie ma sopra il crepaccio
affetto carpaccio, [?]
jangy è un po’ pazzo, per questo le piaccio
mettile un bavaglio così guarda il mondo girare al contrario
non perdo, non smatto ma arrivo in ritardo
dritto alle gambe, ricardo carvalho
noi che siamo umani a metà
istinti animali perciò mi amerà
schifo la tua arte, moma
suono sul [?], tu sembri i modà
[?] non qua
voci sul tempo, [?]
ho i segni di dio senza l’ayatollah
dipinto nel [?] a fianco a [?]
un minuto e sarò fuori [?]
fai il fresh [?]
la maratona senza corridori
se maradona tiene su i palloni
per la festa non lo fai carlito
l’accanito col dito incallito
colpi di testa come valdanito
però già sparito come il pastarito
[ritornello: jangy leeon & pepito rella]
ho tutti i mostri del mio sonno ancora qui con me
forse ciò di cui hai bisogno è la mia indole
negli occhi di ‘sti babbi trami antigone
per rallegrarmi ho una bottiglia però di moet
di moet, di moet, di moet, di moet
su quest’arca mille bestie, mi sento noè
di moet, di moet, di moet, di moet
con due bombe e una bottiglia sto da dio, mon frere
[strofa 2: pepito rella]
jangy lo sa bene, mangi le labbra di vedove nere
la siga finisce e consumi il sapere
frate’ mio nonno m’ha detto
che un uomo non può rinnegare la fede
quando è alle strette
preghi che qualcuno ti salvi e ti tolga da quelle catene
fa che nessuno mi dica che non mi vuoi bene
frate’ ho grattato anni fa quella scheda
a tal punto che dopo c’ho grattato il panino
tanto che dopo speravo potesse finire
io depennavo mat-te
sapore amaro nell’aria
come quell’amaro che chiedi alla cena alla fine
l’unico dolce era il bacio di satana
che mi comprava con le merendine
ero un bambino, sì, ero un bambino
ma già conoscevo le sbatte di mamma
pensa, a natale piangevo nascosto
e volevo ricevere la pace in casa
a ventun’anni qualcuno ha pensato
di mettermi in testa una canna
non era l’istinto animale
ma poi l’ha posata e le ho morso la faccia, uomo di carta
se vieni giù lo capisci e poi impari a vedere attraverso il buio
donne col cazzo che vedi
se il cazzo non vede se p-ssa attraverso il culo
attraversando la steppa mi chiedi dove stiamo andando, sicuro
seguo la preda come fa un segugio
non l’ho lasciata, lo giuro
ma l’ho sedata, cianuro
[ritornello: jangy leeon & pepito rella]
ho tutti i mostri del mio sonno ancora qui con me
forse ciò di cui hai bisogno è la mia indole
negli occhi di ‘sti babbi trami antigone
per rallegrarmi ho una bottiglia però di moet
di moet, di moet, di moet, di moet
su quest’arca mille bestie, mi sento noè
di moet, di moet, di moet, di moet
con due bombe e una bottiglia sto da dio, mon frere
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