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letra de caffè corretto - pablo asso

[intro]
sto caffè corretto
correggesse tutto quello che ho fatto e che ho detto, no…
sto caffè corretto…

[verse 1: pablo -sso]
sto caffè corretto
correggesse tutto quello che ho fatto e che ho detto
ora non sarei qui
a dirvi che non ho niente da dirvi di speciale
tatuami catene cerca di spezzarle
in bilico
tra chi cerca di rendersi speciale
e finisce per rendersi ridicolo
ma tanto il cielo resta blu cobalto
e il mondo è piccolo visto dall’alto
e ogni problema è piccolo visto da un altro umano:
ognuno nel suo spazio venere-urano
milano non ha tempo
fretta per gli orari
è un cuore di t-tanio in mezzo ai macchinari
e batte, pulsa
ci tiene vivi tra oro bianco
orologi, completo boggi
diamanti ai porci
ci sarà un giorno che mi cambierà sta vita mami
ma non oggi, ma non o-
oggi, mi sveglio tardi come al solito
forse tu vuoi cambiarmi ma sono il solito stronzo
con meno grammi di una volta
meno drammi, il mondo casca, giravolta
forse siamo ancora bimbi
che aspettano il ritorno dei tirannosauri estinti
che aspettano l’arrivo di capitan america
che dia una patina di platino alla verità
mi dò una pacca sulla spalla perchè ho il diavolo sull’altra
combattiamo le tigri a sumatra
amiamo questa vita disumana
balliamo finchè non si accende l’alba e tutti a nanna
poi a letto alle otto di mattina (di mattina)
quando esce per lavoro la mia coinquilina
prigionieri di una stanza
soli come soli ad anni luce di distanza, eh

[hook]
ed ho perso la strada di casa, io cercavo solo libertà
per potere tornare bambino, per sentire un po’ che effetto fa
rinascere ripulito, senza macchie sull’anima
e provare a diventare grande, un’altra volta, un’altra possibilità
sono solo ma ce la farò, volo verso il sole come icaro
e’ solo un sogno ma ci credo man, è solo un sogno ma ci credo man
sono solo ma ce la farò, volo verso il sole come icaro
e’ solo un sogno ma ci credo man, è solo un sogno ma ci credo

[verse 2: ferro g]
com’è dura stare lucido tra queste luci
le mani che mi tremano per queste voci
che rimbombano, nella casa vuota
volevo fare il duro con la droga ed ora i tagli li ricuci
solo tu, occhi grigi come la città
quest’ansia che ci schiaccia qua
è la grande vertigine della libertà
quelli come noi, dio, non li vuole qua
musica mi ha dato ma mi ha tolto le parole
per questo certe notti sto muto a fissarti
ho perso l’abitudine di aspettare il sole
tu l’hai persa più di me e il gelo ci consola
all’angolo di casa quell’icona ha visto cose che
prego che il signore un po’ capisca il mio disordine
quello d’un fratello con la rondine sul collo
che vive senza limiti e sogna un cielo azzurro
vivo male, dormo peggio
guardo dal balcone quanto è bella baggio
sti palazzi m’abbracciano
queste medicine cosa vuoi che facciano?
ho demoni nel cuore che sbracciano
senti quanto è grossa questa voce anche se trema
chiede aiuto, non lo vedi che il sistema ci ha fottuto?
stiamo diventando quello che odiavamo
la para di sti soldi e dei sogni non parliamo neanche più
rinchiusi nei locali fino a quando sti boccali non finiscono
sbagliavamo a mitizzare i criminali: i valori in queste strade non esistono
sogno stare insieme quando siamo poco lucidi, al risveglio c’ho bisogno di silenzio
lasciami qui solo, ed ora che sei in tempo fuggi via da qui
che due teste calde fanno il botto, chern-byl

- pablo asso

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