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letra de sarajevo - odi [ita]

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[intro: odi]
alle volte succede che un mucchio di cenere
riprende vita in un corvo
spesso va bene se provi a tenere tutta sta fatica in un corpo
la vita mi ha preso alle spalle ma il giorno che muoio io sarò risorto
non temo la guerra, ma trema la terra ogni volta che prendo la penna e mi sfogo

[strofa 1: odi]
la notte le tenebre vengono a prendermi
i got some enemies, molti fantasmi in un loculo
prendimi, sе muoio rendimi povero
non dare al mondo un mio lavoro postumo

possono dirmi di smеttere, però a fermarmi, fra, manco ci provano
stanco degli uomini, crolla anche il marmo e l’intonaco
un bimbo che stupra in un angolo un monaco

sangue che cola giù dalle pareti
nei tetri meandri del talamo
cadono a terra galassie e pianeti
ogni volta che queste puttane mi baciano

quando le accendo poi esco dal matrix
coi cavi attaccati alla spina dorsale
col cazzo che tu puoi comprarmi a contratti
c’ho gli arti contratti e una cima mondiale
le mie voci in testa mi sfiniscono
dicono “filippo, chiudi il disco mo'”
ci ho provato, ma non mi capiscono
i miei amici dopo mi tradiscono

rido perché vi ho davanti, ma tu ti sei mai guardato in faccia
io non lo faccio per i contanti, inc-n-lo il male in una traccia

a volte mi sento distante, deper-
perché mi fumo le canne? depre-
non mi interessa postarle in rete
tanto non racconto palle, premier

ho tre cime, mi si appoggiano alla fronte come treccine
sono in viaggio con caronte, mete estive
la corrente che mi porta mi può investire

porto una corona che c’ha le spine
il nodo in gola stringe anche le gengive
racconto quello che vivo, mica per dire
non mi faccio manovrare dalle pedine

io non sono come voi
ho un cervello come freud
ma col tempo, se mi fermo
io mi spengo come spoink
[rit: odi]
io non guardo il bicchiere se è pieno
me lo bevo
sono fiero di quello che vedo
ma, non ci credo
il mio zero assoluto è di meno dello zero
ma ti uccido per quello che credo, sarajevo

[strofa 2: willard b.]
sono come cristo dipinto
con la veste stretta, gli occhi stanchi e il crocifisso
porta mutandine di pizzo
se mi tratta male poi sa che la sodomizzo

dimmi come mai, non lo sai, sai
quando ci vediamo chissà se ritornerai
dimmi come mai, dove vai, vai
baby, tanto un giorno so che ti innamorerai

strappami la pelle di dosso, lasciami in apnea
fiera del tuo mantello rosso, sono il tuo leone di nemea

tutt’uno i due corpi danzanti
di notte sembriamo fuggiaschi
muoviamo selvaggi nei boschi
di giorno splendiamo raggianti
carico di furia come achille quando perde il proprio amore sopra il campo di battaglia
guerra uguale amore, se di amore non si muore, si perisce, forse è peggio, non ne abbiamo mai abbastanza

meglio se teniamo la distanza
perso tutto quanto non scompare mai la rabbia
demone di fuoco che mi assale, brucia l’anima e distrugge la speranza
toglie ossigeno e ti marchia

notte è tenebra, la nebbia accelera
la via più comoda, la luce abbaglierà chi poi non ci sarà
la luna gelida che ci si prostrerà, verità scomoda

senti come sale malinconico all’interno del tuo cuore il sentimento di vergogna
celerò profondo nello studio della mente, straccio del tuo essere che è pregno della tenebra di vita che hai vissuto

[rit: odi & willard b.]
io non guardo il bicchiere se è pieno
me lo bevo
sono fiero di quello che vedo
ma, non ci credo
il mio zero assoluto è di meno dello zero
ma ti uccido per quello che credo, sarajevo

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