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letra de veleno - nj

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[intro]
statue beats

[ritornello]
ho serpenti che mi stringono i polsi, bro
mi ricordo i chilometri percorsi, ho
il veleno dentro al mio canino, sto
aggiustando il mirino e dopo sparerò
e dopo sparirò, lascerò solo il mio eco
chiedi dove sto, in sto mare dove annego
sento troppo veleno, fuori dal mio canino
sto aggiustando il mirino, il grilletto è vicino

[verso 1]
mamma felice dentro ad un castello
ho questa visione per questo mi impegno
vedere felice ogni mio fratello
senza il bisogno di avere quel ferro
prega per me, che manco so se domani ci arrivo
con la gente prima mi sentivo solo, perché ero diverso e non lo capivo, no, non lo capivo
magari se scrivo è per dare un senso
a quelle cose che poi non ce l’hanno
ma ora son forte e mi sento pr-nto
ricordati il nome perché questo è l’anno
e non ce la fanno a b-ttarmi giù
aprimi gli occhi e vedi il blu
la vita non basta per quello che sogno
perciò se lo vedo, sicuro lo voglio
la sfida più grande è contro me stesso, da anni la vinco con zero problemi
chi giudica e basta conta sul mio conto la serie zeri
ma chi ero ieri, giuro non ricordo
ero sul limite della pazzia
ma ora c’ho un team che fa troppo brutto, che mi ha salvato e mi mostra la via
[ritornello]
ho serpenti che mi stringono i polsi, bro
mi ricordo i chilometri percorsi, ho
il veleno dentro al mio canino, sto
aggiustando il mirino e dopo sparerò
e dopo sparirò, lascerò solo il mio eco
chiedi dove sto, in sto mare dove annego
sento troppo veleno, fuori dal mio canino
sto aggiustando il mirino, il grilletto è vicino

[verso 2]
la strada è vicina e lo percepisco
posso cadere, ma io preferisco
rialzarmi e correre come un vincente
piuttosto che strisciare come un serpente
mamma che freddo, mamma che frio
sono al limite, guardo l’oblio
chiedi a rozzano, chiedi in italia
chi sulla testa da anni ha una taglia
quello sono io
ho cambiato il 20-17
prendendo un coltello aprendomi il cranio
trovando me stesso e facendovi a fette, ma che ne sapete
l’abbraccio di chi non ha niente
il cuore che batte, le notti passate a fumare
vedere quegli occhi dietro quelle sbarre
c’ero solo io questo ha fatto male
ricordo all’inizio, ma chi ci credeva?
soltanto io e i miei cani b-st-rdi
chi prima insultava ora mi saluta
proprio come fa un gruppo di codardi
mamma perdonami volevi un figlio che si impegnasse in un vero lavoro
sono andato in radio quindi dammi un anno che giri in strada ricoperta d’oro
parlassi a me stesso di qualche anno mi guarderei in faccia e direi tieni duro
ne uscirai fuori guardandoti dentro dentro ora che accanto non hai più nessuno
dentro queste strade morivo di freddo, nessuno che ai tempi mi dava una lira
ora c’è rispetto se parli di enne, se parli male è solo per invidia

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