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letra de video 8 - narratore urbano

senza idee per il futuro, senza un domani da scrivere
lo schermo riflette, una parola trascritta sulla punta dell’iride
e questi vent’anni che san di crepuscolo o di deserto dei tartari
ho messo in cantina il mio tempo coperto di polvere ed acari
povera italia dicevi pregando sotto cieli di plastica
e io che ridevo felice pensando alla toponomastica
il pomeriggio è uno spazio autunnale in un video 8 infinito
di cui resta soltanto un fotogramma dal colore sbiadito

com’era il mondo dal finestrino
della tua y elefantino
vorrеi restare ancora un po’ bambino
ma non si può

in questo marasma di nеbbia e di luci che io non delineo
se facessi un bilancio, non è una sit-com è’ un lento delirio
la luce del sole che filtra è un oblio di memoria rifratta
tra la mano rugosa e la mente pesante che vaga distratta
e cosa resta olio nero lucido su questi guanti da operaio
litanie ionosferiche invocano una luna d’acciaio
e dopo tanti anni mi riconosceresti ancora per strada?
un bicchiere di nebbiolo, ogni parola sarebbe sprecata

com’era il mondo dal finestrino
della tua y elefantino
vorrei restare ancora un po’ bambino
ma non si può

- narratore urbano

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