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letra de la vita dopo la notte - murubutu

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[strofa 1]
p-ssava lenta la nottata che inondava come lava
quella strada e la sua casa bianca in via pascal
nel tempo l’aria era cambiata
la città s’era ingoiata la campagna
circondata da palazzi e bar
fuori il mondo cambiava, là intorno alla casa
poi giorno per giorno il contorno
e vittorio guardava, là sul davanzale
e sua moglie in soggiorno cantava un’aria in fa di bach
donata amava la rugiada che imperlava la genziana
germogliata ed invidiata in tutto il boulevard
e il suo sorriso un po’ attempato un’alba ambrata
che sorgeva ogni giornata dentro i margini del suo foulard
a volte lui domandava, là immersi nell’afa
“a che pensi, a che pensi donata?”
la notte ha un codice e chiama i tuoi occhi in onice e in giada
lei intanto lo guardava e gli diceva ancora:

[ritornello]
resta con me, con me, se stai con me tu qui stasera
il sole non c’è, non c’è, là fuori è notte e il buio impera
resta con me, con me, se stai con me qui a notte piena
stare io e te, io e te: non basterà una vita intera

[strofa 2]
sembrava eterna là dopo la grande guerra
quell’estate in cui la vide per le strade della sua città
presso una breccia dovuta alla contraerea
lui aveva un po’ di terra messa a regola là in via pascal
e la incontrava ogni tanto, intrecciando il suo sguardo ai suoi occhi tra i fori del marmo
si presentò all’alba, coi fiori di campo
parole d’amore, soffioni nell’aria
com’era bella la sposa vest-ta a festa
radiosa, pudica e fresca, poi donna felice e puerpera
e in quella terra un tugurio poche finestre
da buco di rovi e vespe, divenne di luce e festa
e lui con le sue mani, ne eresse le basi poi i piani, le travi:
il domani, il domani
negli acri fra tigli, negli anni coi figli, poi figli dei figli:
lei che piange di felicità

[ritornello]
resta con me, con me, se stai con me tu qui stasera
il sole non c’è, non c’è, là fuori è notte e il buio impera
resta con me, con me, se stai con me qui a notte piena
stare io e te, io e te: non basterà una vita intera

[strofa 3]
era p-ssato tanto tempo e un cielo nero, un vero gelo là tracciava un suo disegno nell’oscurità
quando lei disse “sai non temo anche se tremo, sai che credo che staremo sempre insieme senza avere età”
colpi di tosse, nel buio di quella notte
quando lei perse le forze poi sognando se ne andava altrove
pioveva a fiotti, le nubi sopra la coltre
quando lei chiuse i suoi occhi lui non resse e la seguì in due ore
il caldo del pianto, il vuoto nel cardio e anche senza più fiato lei sembrava chiamarlo
una vita accanto, la mente funziona a incastro
a capire a fondo il mondo ogni giorno ti serve l’altro
oggi non nevica, fuori c’è l’erba medica
e donata canta piano, guarda fuori con curiosità
e c’è un cartello là fuori, c’è scritto “in vendita”
lui osserva chi si ferma per guardarlo lungo via pascal
a chi chiede di chi era quella casa nella via
la gente gli risponde che cent’anni anni fa
visse una coppia, una storia d’amore autentica
una storia così bella che si dice siano ancora là

[ritornello]
resta con me, con me, se stai con me tu qui stasera
il sole non c’è, non c’è, là fuori è notte e il buio impera
resta con me, con me, se stai con me qui a notte piena
stare io e te, io e te: non basterà una vita intera

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