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letra de primavera a lesbo - marco sonaglia

[testo di “primavera a lesbo”]

[strofa 1]
piccola che in un’asola
ci dormirebbe intera
mia figlia mentre pisola
sulla sua busta nera
dove stasera si isola
che non è ancora sera
perché pure in quest’isola
sembra sia primavera
piccola era stamani
la bimba in ambulanza
sfuggita ai talebani
e morta di ignoranza
«morire sì, ma sani!»
ordina l’ordinanza
«lavatevi le mani!
tenete la distanza!»

[strofa 2]
con un colpo di scopa
in discreto segreto
qui ci nascondi, europa
che sei tutta un tappeto
sopra a chi in mare crepa
sopra a chi in terra ha il veto
e sopra mi si assiepa
per qualche sottaceto
piccola, i quotidiani
riporteranno l’ansa
piccola, e per domani
se nе dirà abbastanza
in fila, avanzi umani
per il cibo che avanza!
«lavatevi lе mani!
tenete la distanza!»
[strofa 3]
questo nembo di guerra
tra gli ulivi e l’olimpo
questo lembo di terra
di vivi e morti limbo
la madre ci sotterra
l’anima insieme e il bimbo
il fratellino sferra
un grido senza timbro
donna con figlio, afghani
non escono di stanza
gli portano due pani
e la pietà in pietanza
il vento dai balcani
macabramente danza
«lavatevi le mani!
tenete la distanza!»

[strofa 4]
il vento l’aria buona
non porta sull’acropoli
la pasqua non ridona
né polline né propoli
il virus che incorona
di fil spinato i popoli
imperi di eurozona
golgota di tendopoli
buoni samaritani
d’ogni cittadinanza
e cani e pretoriani
mentre barabba avanza
tra saluti romani
e urla di intolleranza
di noi, europei cristiani
non datevi importanza!
lavatevi le mani!
teneteci a distanza!
lavatevi le mani!
teneteci a distanza!
lavatevi le mani!
lavatevi le mani!
lavatevi le mani!
teneteci a distanza!

- marco sonaglia

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