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letra de revival - magno.pi

[rit.]
i’ve drowned in high from the ashes
now i can’t recall your laughter
the smoke of everything go grasp
at ends of what’s left over
and the lights in every broken
blown-out window screaming, laughing
i hope to feel it coursing out
this is our revival

[strofa 1]
sai che penso spesso di poter andare via
lontano da casa mia, lontano dall’apatia
lontano da questa gente di cui non ho bisogno
lontano dove tutto sembrerebbe solo un sogno
ho solo vent’anni e già mi rendo conto
che la vita mi fa schifo e non mi sento ancora pr-nto
ad affrontare quello che mi aspetterà
il lavoro, la routine, l’università
forse è solo l’inverno che mi rende un po’ giù
ma a me solo poche cose mi ritirano su
una birra con gli amici, il mio amore nel mio letto
la testa sul suo petto, vorrei solo un momento in più
da vivere perché una vita non mi basta
o forse è anche abbastanza, io sto seduto in stanza
scrivo quello che mi p-ssa in testa
ma di ciò cosa ne resta? (cosa?)
è come stare soli ad una festa
per ogni chance che ho perso mo’ c’ho il vuoto dentro
e nulla ha il giusto verso
e provo darle un senso e non so come mi sento
dico bene: mento. dico male: mento
sono maledetto, come tutti gli artisti
i cui capolavori vengon solo da tristi
se sei preso male ti ricorderò che esisti
e dipingerò a parole panorami mai visti

[interlude]
sapete che è difficile poi credere in qualcosa?
se poi chi ti sta affianco non ci crede in quella cosa
per cosa spendo tempo, spendo soldi, spendo giorni
aspettando che poi tutto ciò che ho dato mi ritorni
per cosa faccio questo? per risolvere un complesso?
per sentirmi dire spesso che non sono più lo stesso?
che da quando faccio rap, sono cambiato in peggio?
se pensate che sta roba sia soltanto un p-ssatempo, eh certo!

[strofa 2]
perciò adesso dico basta
e’ l’istinto che comanda , non ne voglio più sapere
dell’ansia che tart-ssa, che non p-ssa e se la sp-ssa
sperando poi che un giorno io smetterò di credere
che questa roba no, non mi porterà mai a niente
mentre mento quando dico che non ci penso sempre
che mi sento inutile, inetto ed inefficiente
che se avevo fiamme dentro, ora si sono spente
e tutto resta opaco come un quadro di rembrandt
mentre tutto là fuori non è mai come sembra
perché se sorrido non è mai come sembra
ma ora un filo di luce si intravede dalla nebbia
sento il caldo sulle guance, una brezza primaverile
delle tracce positive di ciò che può avvenire
sotto un sole di marzo, in mezzo ai prati in fiorire
tutto riprende colore e il gelo ritorna a dormire

- magno pi

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