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letra de ricomincio da me - madrac

ho visto la mia carne crescere orgogliosa e farsi strada nel deserto
la mia pelle farsi spessa come cuoio alle frustate di quel vento
la cui lingua è familiare
in cui sbatterò le braccia fino a imparare a volare
ho fatto pace col mio nome e ora
ho fatto pace con lo specchio e ancora
ho fatto pace con il nero quando esige la sua ora e ruba l’anima all’aurora io
mi rialzo di nuovo e sorrido e

ricomincio da me
ricomincio da me
ricomincio da me
ricomincio da me
ricomincio da me
ricomincio da me
ricomincio da me
ricomincio da me

bevo rosso col demonio e se sui tagli versa sale
io sorrido il vino è aspro e la guerra è ancora tale
cicatrici
che non farò rimarginare
è l’orgoglio di essere uomo e non importa se fa male
ed è musica la vita che mi assale
è la mia resurrezione e non importa se fa male
e la musica è emozione è vita è partec-p-zione
e se non ti scopa allora è solo m-st-rbazione
ricomincio da me
ricomincio da me
ricomincio da me
ricomincio da me
ricomincio da me
ricomincio da me
ricomincio da me
ricomincio da me

forse se credi in nulla tu davvero non sei nulla
forse se non sogni nulla tu per primo non sei nulla
questa vita è troppo bella perchè è sempre giù in trincea
mostra denti acuminati e il sorriso di una dea

ricomincio da re perchè ho coscienza di chi sono
dei chilometri che ho fatto e di ciò che ho fatto di buono
ricomincio da re, la corona ha qualche spina
ma il vento non si cura delle foglie che trascina

sono l’uomo medicina, lo sciamano involontario
rendo pace alla memoria, porto l’era dell’acquario
sono vento di tempesta che disperde guarnigioni
apre quello che era chiuso e spalanca le prigioni
e le chiavi del pianeta le ho perdute con piacere
chi si fingeva profeta ho preso a calci nel sedere
ogni giorno sorge il sole dall’oriente trae bagliori
senza chiedere il permesso a potenti e imperatori
è osiride
che rinasce dalla terra desolata
fa fiorire le radici col mio sangue
benedice il segno della coltellata
spazza via con un sorriso i confini delle n-z-oni
spezza le catene agli astri, libera costellazioni
il piacere dal peccato, e i sogni dai padroni
rende fuoco a cuori spenti, traccia nuove direzioni
sono orfeo che trae euridice dalla morte con il canto
la foresta che risorge dallo smog e dall’amianto
e nel nome degli oppressi crea nuove rivoluzioni
l’equinozio che si compie e il trionfo del sole

- madrac

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