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letra de limite - lxx

[strofa]
non voglio accontentarmi per il rap martiri
sento l’odio prosciugarmi me o colpa degli altri
oppure te sbagli fatti
adesso stiamo sempre fatti
c’è differenza tra chi parla e chi fa i fatti
vivendo al limite vite viverle
apri gli occhi quando sbatti la faccia in giornate critiche
quanto non c’hai manco più lacrime e vuoi piangere
due destri sopra il muro perché il sangue tuo voi spargere
io sono un fiume vado fuori l’argine
vedo un immagine
tutti che ridono io sto al margine
all’inferno facile
ho scritto molte pagine
letto dei libri mi hanno reso meno fragile
adesso taci
il silenzio vale, se non ti ascolto prova a stare zitto, fissa il vuoto uguale
parli e basta dici che non sono uno normale
sono l’esatto opposto della merda che stai ad adorare
e tardi ormai ho scelto ciò che voglio rispetto solo quei ragazzi che credono e che hanno sogno
no sti quattro scemi che al padre dicono voglio
poi non sanno manco scrivere quattro parole su un foglio
mi prendi per il culo perché suono
dici che vuoi un trono giri con coi quattro scemi e fai il boro
io comando questo tempo come crono
tu sei solo frustrato e all’angolo lo succhi a loro
vivo nell’autodistruzione non come quello che ti stringe la mano ma alla fine è finzione
faccio un buco sul sedile casca l’ennesimo tizzone
brucio sta vita come una frizione
vuoi offendermi prova a prendermi
non tengo un cazzo son due soldi devo spenderli
io voglio perdermi sto per perderti se mi stai sul cazzo ci metto poco ad offenderti
le parole fanno più male dei ferri
conta ciò che sei ciò che dico non lo afferri
conta essere belli essere come quelli
io conto solamente su quei tre quattro fratelli
o questa musica mi salva o poi vivrò nel niente
oppure sarò rovinato sai da qualche agente
sogno tutti bruciati se guardo certa gente mi chiedi se ci credi ti rispondo certamente

- lxx

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