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letra de guddeis - luten perso

[luten perso]
io, quando capita una giornata pratica
in pratica la natica rode
non si capacita, si sovraccarica, esplode
imponente scarica la lavica tensione
in una carica che intreccia le mie rime
con il lume della tua ragione
ragion per cui è meglio distrarsi
tasche vuote cercano il da farsi tra mille scazzi
parlo coi sassi: teste meno dure
alle quali comunque puoi dare dei calci
coffee con il boro qui a via dei lauri
con quattro spicci nelle tasche
e ci consoliamo con l’hiphop
non ci sta una lira zì
non abbiamo un job…
…io ne prendo due di feet
poi assaggio pure del blow
come se non si trovasse cura facciamo freestyle
pеrchè più ci va una merda
e più svaghiamo da tutti ‘sti guai
prenderò spunti lo sai, sе perdo punti
ed ormai col tacco e punta
mi tengo il tempo ed appunto alla vita:
“bye bye!”
[lord boro]
che bella giornata!
mi sveglio dopo che ho sognato morti tutto il tempo
aspè, ma sono vivo? sono sveglio?
– a zì, sì che sei sveglio, ma che stai a dì? –
mi alzo, prendo i soldi dal cassetto…
aspè ma qua n’ce sta na lira
c’è soltanto un biglietto con scritto:
“buona fortuna”
e’ fortuna che non ho mai visto
e per fortuna è tutt’una con ciò che non ho mai scritto
inopportuna la sfiga con cui m’impatto
ma non me ne fotte una minchia alcuna
visto che me ce sciacquo er cappio
al collo che lega ad un altro
se scappo e mollo, la zella mi insegue
e non faccio altro che affrontarla
e dirle che qua sò io il più matto
e se vuole fottere me
zì vaglie a di che qua ce vole ben altro
che (che zì?) ste minchiate
che ste cazzate!
con vixi vox a colpi di rap scacciamo il male (braderr)
e se vuoi essere immune all’oscuro
recita barre per lo scongiuro
e se vuoi andà sul sicuro:
mettite un jalapeño in culo!

- luten perso

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