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letra de euridice - livido

[ritornello]
ti ho strappata agli inferi come fossi euridice
moriremo insieme per mano in fondo allo stige
giuro se potessi io ti salverei in eterno
non fosse che ho scoperto di essere io l’inferno
ti salvo da me, non mi volterò indietro
non mi volto indietro, no no

[strofa 1]
meglio una cena per due al lume del buio dell’ade che
una sera eterna in riva ad un fiume che è pieno di sangue
l’inferno che tace, all’interno la pace
mentre la mia guerra mi aspetta, riscalda la brace
che in fondo mi piace restare nel mezzo
tra calma e follia qualunque sia il prezzo
hai tratto un romanzo da quei miei silenzi
no gli altri non lo sanno quello che tu ci metti
e quindi ci rimetti, solo tu ci rimetti, perché sei così
no non sei piccola se ci rifletti
sei la più grande e un po’ mi spaventi
quando mi aspetti sospetti che menta
ma mento perché i tuoi pensieri restino protetti
da quei miei difetti, tu dici perfetti e in effetti
sei tu ad averli corretti nei lati coperti
da comportamenti incoerenti, tu come li annienti;
potrei usare il mare, il cielo e altri mille astri
però sarebbe inutile per dire che mi basti
questione di batt-ti, piccoli attimi
in timidi salti dagli argini

[strofa 2]
ricordo quella notte, le luci erano già spente
qualcosa da dentro usciva e già ero meno presente
anche se la tua presenza mi rendeva onnipotente
davanti a me gli spettri dal ventre della mia mente
ho lottato, ho imprecato, rivisto chi ero stato
poi ho pregato, rallentato, quel nodo si è allentato
concentrandomi sul suono di una tua parola sola
che mi ha detto ora chi sono, poi una pace che consola

- livido

letras aleatórias

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