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letra de bianca - lapo raggiro

intro :

fanculo la fama, fanculo la fame
fanculo la grana, fanculo le grane…

strofa :

la prima volta che ti ho vista
non mi sembravi manco vera
dicesti : “mi chiamo bianca
ma la mia paga è sempre stata nera.”
attiravi i miei amici più deboli come una sirena
ti baciavano una volta e ne parlavano tutta la sera
io lo sapevo saresti scomparsa da lì a poco dopo
perchè la calma a volte porta con sè il maremoto
ma la musica suonava come magica dentro al tuo letto
si ma la mattina nel cervelletto
avevo un chiodo maledetto
mi piace ricordarti a quelle feste con quelle ragazze
che ti portavano a ballare per mano fin sotto le c-sse
restare spersi dentro a un posto ai confini del mondo
restare svegli finchè un giorno ti risvegli morto
stavo iniziando a darti contro, a non chiamarti affatto
più che mi innamoravo e più che non sentivo un cazzo
e mi mancavi come l’aria, l’acqua, senza un pasto
da lì capii, non sono fatto per restare fatto
p-ssava i giorni e nella piazza i miei amici fantasmi
dipendenti dalla tua faccia, come dai tuoi -rg-smi
alla ricerca di una mancia, fuori da una banca
a ricercare quegli spicci, fino a derubare mamma
cosa c’è di diverso fra una malattia e una condanna?
che non vai da uno psichiatra quando ti fa male l’anima
e tu hai cambiato i tuoi capelli, ma non il tuo sorriso
come posso volerti davvero se con te è stato tutto finto?
giù fuori in strada un altro dramma
il cuore un tachidramma
cercare bianca finchè è piatto pure il cardiogramma
avere fama o fame, grana o grane
tanto è uguale, quando manca, manca
no, non riconosci il male
se nasce un fiore dal letame
da ‘sta storia nasceranno le farfalle
nella testa ho vespe, uno sciame
al posto mio cosa fareste?
vi lascereste affogare?
ma una storia che non fa male quanto vale?

- lapo raggiro

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