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letra de la peste (ufomammut pt.2) - la notte delle streghe

la tua dissoluzione è una guerra di coraggio
che non cambia proprio niente, sopratutto ciò che ho fatto
vorrei dirti troppe cose, dimenticare tutto quanto
tranne il profumo dei tuoi baci, quello sì me lo ricordo

e cambiano le vie ma non cambiano mai i morti
e cambiano le vie ma non cambiano mai i morti
e la luce dei tuoi occhi che tanto male han fatto
ma han pianto quando han visto questi miei gesti di coraggio

è l’odore della della peste che ci rende tutti uguali
è l’odore della morte che ci annusa da mortali
e ti guarda dritto in faccia senza chiederti perdono
e ti guarda dritto in faccia sеnza chiederti chi siamo

è una benеdizione che ci unisce al segno opposto
come un gioco dei puntini dove ogni punto è un morto
e il disegno della vita che capiremo troppo tardi
il disegno dell’amore sta nell’insieme delle parti
tu mi insegni che l’amore siamo noi quando non parli
se per caso tu ti salvi io sarò sempre qui ad aspettarti

e tutto ciò che vedi è la morte universale
che non fa distinzione fra chi scende e fra chi sale
un ideale di giustizia che si confonde con lo sfondo
una livella proletaria senza scavare troppo in fondo
sia la rivoluzione a dilagare per le strade
sia la rivoluzione a dilagare per le strade
che sembran casa mia ma senza i fiumi e boschi attorno
persino casa mia ti sembrerà un bel posto

e non salverai nessuno dalla morte universale
una lotta di partito mai finita così male
si è sbagliato tutto quanto, come faccio col perdono?
una volta, amore, ho visto dopo il lampo e prima il tuono
mi dicevi “non ho tempo, andiamo via, ora non posso”
e solo qualche lacrima io per te non ho mai pianto
e quei tuoi occhi verdi, mamma via come eran belli
del colore della pelle quando si riflette sulle stelle

mia madre che non ama e ha avuto la possibilità
di cambiare la sua vita e noi per questo siamo qua
ha dato tutto quello che ha perso quando è morto
suo padre sul quel letto in quella notte a fine agosto

è l’odore della peste quello che ci accompagna a letto
è l’odore della peste quello che ci accompagna a letto
ormai è troppo tardi, ce l’ho scritto sul biglietto
nascosto in fondo ai piedi assieme a ciò che non ti ho mai detto

e ora non ho più voglia di sentirmi lamentare
mi sento troppo sveglio e ho bisogno di dormire
è la morte di settembre che ci sfiora lungo i fianchi
come un gatto ci accompagna a morire tutti quanti

- la notte delle streghe

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