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letra de allarme - kiave

[testo di “allarme”]

[strofa 1]
oggi ho comprato il giornale
poi ho cercato la definizione d’informazione
a quanto pare è la divulgazione imparziale di avvenimenti ed eventi
ma mi chiedo se chi da sta descrizione ha mai vissuto ste strade
fanno notizia ad ogni costo non mi ci riconosco
col sorriso leggo ascolto non reggo molto
a bordo porto lo sconforto che comporta
più la fotta di uno stile contorto che accordo col corpo
sfoglio ma non ho ciò che voglio nonostante il costo
sto convoglio d’inchiostro su foglio è n’imbroglio
è nostro sto posto del cranio in cui costruiamo
mi sembra strano che lo descriva un estraneo
intervista sto cronista il reale guida sta mano
per la mia vita sessuale chiedimi come mi chiamo
per i miei progetti futuri?
stesso ambiente stessa gente stessa mente più scudi conduco i miei studi su ciò che trascuri o ripudi in ste paludi
occhio a ciò che catturi con la tua fuji
terreni poco battuti che escludi dai tuoi articoli
sti capitoli capiteli o escludeteli dai titoli
ogni consiglio di un amico è custodito perché
ogni critico è un musicista fallito
invidia la forza della mia penna se scrivo
può fotografarmi sta minchia se è davvero obbiettivo
[ritornello]
ormai è scattato l’allarme
ognuno ha un’uniforme saldata alla carne
puoi non farne parte entra in ste stanze
tocca estrarre talenti dalle sbarre di un codice a barre
ormai è scattato l’allarme
ognuno ha un’uniforme saldata alla carne
puoi non farne parte entra in ste stanze
tocca estrarre talenti dalle sbarre di un codice a barre

[strofa 2]
mi sono accorto che è il panico a rendere sto mondo più dinamico
lo osservo dal mio attico sul lastrico
so che è il pentagono a gestire il dialogo con il diavolo ciò che avanza ne fanno hashish e ce lo mandano
tu te lo fumi chiunque lo fuma ma
dietro ogni serratura c’è un occhio che scruta
mentre la pula sequestra l’erba e se la fuma in questura può sottoporre il mio pensiero a cattura ma non a lettura
cambia inquadratura e frantuma sta dittatura diserta da st’eterna caserma
fra panorami deserti dietro quegli occhi freddi
sotto quegli elmetti ci sono teste colme di sogni e progetti
credimi un solo uomo è il capo di stato ma
un solo uomo come me ha già fermato un carro armato credimi quelli non tornati sono solo dei dati
non credergli zion non c’entra un cazzo con matrix
io scrivo per sentirmi libero
per tramandare la forza di quelli che già lo scrissero ho strappato la divisa di dosso
ho impugnato il telecomando l’ho guardato e ho premuto quel tasto rosso
[ritornello]
ormai è scattato l’allarme
ognuno ha un’uniforme saldata alla carne
puoi non farne parte entra in ste stanze
tocca estrarre talenti dalle sbarre di un codice a barre
ormai è scattato l’allarme
ognuno ha un’uniforme saldata alla carne
puoi non farne parte entra in ste stanze
tocca estrarre talenti dalle sbarre di un codice a barre

[strofa 3]
con le rime tengo il mio cervello aperto
almeno se vado a un concerto mi diverto
mi presento sul tuo palco senza alcuno strumento
ora criticami esperto ora criticami esperto

[outro]
perdo si ma a gli occhi di chi?
che ne vuoi sapere tu che cos’è un mc
tanto ormai parlano di sta cultura senza viverla mai non lo fai distngui fra giornalisti e giornalai
perdo si ma a gli occhi di chi?
che ne vuoi sapere tu che cos’è un mc
tanto ormai parlano di sta cultura senza viverla mai non lo fai distngui fra giornalisti e giornalai

- kiave

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