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letra de prendilo - karrol nano

intro

ho paura, ma non so se è paura perché me la sono cercata
sà di passo importante, di momento storico
sà di quell’agitazione prima dell’esame, prima della gara per il titolo
prima di salire sul palco
prima di dichiarare amore
ciò che amiamo al mondo fa questa paura
e ringrazio dio, per essere innamorato perso
perché per amare così serve coraggio

strofa 1

il semaforo che si spegne mi accende: partenza a fionda ma alla uno il terzo stacca lento e la difende
ogni tanto il mio davanti mi sorprende: non freno, m’invento la via in cui non la perdo e lui mi comprende
tipo nuca naso gli esco attaccato, tento il sorpaso
ma in scia cambia un cazzo, cosa ha mangiato? assomiglia a un razzo
tranquillo prima o poi freni è un dato di fatto, è lì che sfido la fisica e dei freni me ne risbatto
oohhh!
piccolo high side garibaldino, la quattordici a catalunya chiamatela valentino
ogni curva sembra moto tre ho tre caschi che attaccano, paolo beltramo chiede ai box come mai non mi passano
son ‘na star in ‘na continua bagarre tra chi mi vuol sorpassar o rallentar e la mia corsa rovinar
non è cars, ho una saetta sgaso e mi s’impenna
se potesse direbbe “son fiero di te” ayrton senna
nero mix tra max e pecco, spicco in relax, l’annata è novantasette, non ci prendi lascia un fax
dal btwin a un tmax sui miei beats faccio i laps, ho un buon grip creo del gap tra il mio mic e sti traps
grazie al team con sti flaps al terzo t gioco a asphalt
sprint, gp, time attack, la mia sl!ck fa: “pietà”
nano e akim: flow e bom bap, su bet win paga un ca
va così coi miei raps sembro sic sulla track
ritornello
ciò che è di valore è il tempo, conta il momento
l’appassionato non prova paura, sente il brivido
oo oooh

strofa 2

questa realtà non da spazio ai sogni inventalo dove non c’è
il sorpasso in contro tempo sembra una specie di tiè
tre giri alla fine tra me e il primo un decimo a occhio e croce
dal casco sento la voce di guido senza voce
passo, ripassa, ripasso vado largo, lui un compasso
m’incazzo, incrocia, mamma mia ora l’unica è la scia
il posteriore ci fa “non ti permetto più questa follia”
il nervoso fa: “disturbo?” nel tubo d’aria dicendo prendilo! prendilo! prendilo!
e stacco come fossi uscito io primo a un decimo, disegno il restante in faccia al rivale acerrimo
rido di gusto di lacrime senti, sentilo, sentilo, sentilo
al parco chiuso ho una maglia con scritto “grazie vale!”
parlo inglese male mezza frase, sul podio anziché l’inno n-z-onale suonano una mia base

ritornello

ciò che è di valore è il tempo, conta il momento
l’appassionato non prova paura sente il brivido
oo oooh
outro

karrol nano, nome legato al piccolo carro, la costellazione
perché sogna di diventare una stella
21 giugno 1997, il primo giorno d’estate
nella giornata più lunga dell’anno, dove il sole tramonta più tardi
nasce un ragazzo solare, un ragazzo dolce
innamorato della vita, della forza che l’unione da
grazie alla quale colora il grigio di chi passioni non ne ha
grazie, grazie karrol nano
grazie karrol nano

- karrol nano

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