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letra de juozas urbšys + lituania - jehjwheofficialprofile & thiagojskh

[thiagojskh]
l’ultimatum tedesco del 1939 alla lituania
fu un ultimatum orale che joachim von ribbentrop
ministro degli esteri della germania n-z-sta
presentò a juozas urbšys
ministro degli esteri della lituania, il 20 marzo 1939
i tedeschi chiesero che la lituania rinunciasse alla regione di klaipėda (nota anche come territorio di memel)
che era stata staccata dalla germania dopo la prima guerra mondiale
o la wehrmacht avrebbe invaso la lituania
i lituani si aspettavano la richiesta, dopo anni di crescenti tensioni tra lituania e germania, di crescente propaganda filo-n-z-sta nella regione e di continua espansione tedesca. l’ultimatum venne rilasciato appena cinque giorni dopo l’occupazione n-z-sta della cecoslovacchia. la convenzione di klaipėda del 1924 garantiva la protezione dello status quo nella regione, ma i quattro firmatari di tale convenzione non offrirono alcuna assistenza materiale. il regno unito e la francia seguivano una politica di appeas-m-nt, mentre l’italia e il giappone sostenevano apertamente la germania. la lituania venne costretta ad accettare l’ultimatum il 22 marzo. per la germania fu l’ultima acquisizione territoriale prima della seconda guerra mondiale, che produsse una grave recessione nell’economia della lituania e aumentò complessivamente le tensioni prebelliche per l’europa

[jehjwhe]
voci raggiunsero il governo lituano secondo cui la germania aveva piani specifici per prendere klaipėda. il 12 marzo, il ministro degli esteri urbšys rappresentò la lituania all’incoron-z-one di pio xii a roma. al suo ritorno in lituania si fermò a berlino con la speranza di chiarire le voci crescenti. il 20 marzo, ribbentrop accettò di incontrarsi con urbšys, ma non con kazys škirpa, a cui venne chiesto di aspettare in un’altra stanza. la conversazione durò per circa 40 minuti. ribbentrop chiese il ritorno di klaipėda alla germania e minacciò azioni militari. urbšys trasmise l’ultimatum verbale al governo lituano. poiché l’ultimatum non venne mai messo per iscritto e non includeva un termine formale, alcuni storici hanno minimizzato la sua importanza, descrivendolo come un “insieme di richieste”, piuttosto che come un ultimatum. tuttavia, venne chiarito che in caso di resistenza della lituania sarebbe stata utilizzata la forza e venne avvertita di non cercare aiuto da altre n-z-oni. sebbene non venne data una chiara scadenza, alla lituania venne detto di prendere una decisione rapida e che eventuali scontri o vittime tedesche avrebbero inevitabilmente provocato una risposta dell’esercito tedesco
la lituania informò segretamente i firmatari della convenzione di klaipėda riguardo queste richieste, in quanto tecnicamente la lituania non poteva trasferire klaipėda senza l’approvazione dei firmatari. italia e giappone sostennero la germania nella questione, mentre regno unito e francia espressero simpatia per la lituania ma scelsero di non offrire alcuna assistenza materiale. seguivano una politica ben pubblicizzata per placare hitler. il regno unito trattò il problema nello stesso modo con cui aveva trattato la crisi dei sudeti e non fece piani per assistere la lituania o le altre repubbliche baltiche se fossero state attaccate dalla germania. l’unione sovietica, pur sostenendo la lituania in linea di principio, non volle interrompere le sue relazioni con la germania a quel punto, in quanto stava contemplando un’alleanza con i n-z-sti. senza alcun sostegno intern-z-onale materiale la lituania non aveva altra scelta che accettare l’ultimatum. la diplomazia lituana caratterizzò la concessione come un “male necessario” che avrebbe consentito alla lituania di preservare la sua indipendenza e mantenne la speranza che fosse solo una ritirata temporanea

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