letra de cielo & mare - imperfetto
è da un po’ che uso il quarto per sfogarmi
è un po’, che non becco gli altri
e ciò mi dispiace ma che posso farci
se dio neanche riesce a consolarmi
indago su chi sono tipo sherlock holmes
non chiedermi ancora uomo se lo so
cerco ancora il vuoto che io stesso ho
si il vuoto. eccolo
nel soffitto del mio cuore chiuse delle belve
descrivo c’ho che provo ma non serve a niente
ma cristo non perdona proprio certe scelte
ho visto più dolore io che vette messner
fra guardo la fine così spesso
che mi ha dato pure un appuntamento
lo faccio per sparire presto
fra vivere peggio fa scrivere meglio
(ottava alta)
bianco bro come un cadavere, penso al p-ssato
piango come un salice, anche se ho scritto un sacco
di pagine fra qua mi mancano un pacco di lacrime
da mandar via
ma mamma mia, ogni fantasma qua mi chiama
“dear”
ma io ho foglio e penna dalla mia
anche se non tolgo questa malattia
parlano di sofferenza vi spiego più che volentieri
mettetevi in fila
parlano di sofferenza e non aver benza è l’unica
avuta in vita
fra non ho fretta vi spiego con calma questa è lenta
ha un istinto omicida
in cameretta rinchiuso nell’ansia in testa solo “uno
su trentatremila”
rito: confondo il cielo col mare se il colore è uguale
frate non so come fare
sento che male e non riesco a farlo alleviare
punizione letale
chiedere pace fra non è chiedere troppo –
esser normale è l’unica cosa che voglio – (o-oo- o)
rito:
ma vai tra che mi dimentico
benché non ci sia soluzione sono scettico
mi chiedo se la merito
quella pace che rivendico
al mare ci andavo ma con la maglietta
e mi vergognavo, quant’è vero merda
perché era come avere una targhetta
una persona così si sente diversa
sapevo di avere ogni occhio addosso
quando p-ssavo per andare in acqua
si me ne accorgevo e davo poco conto
ma poi cresco e non voglio più la spiaggia
in tutto questo io ringrazio i miei
che hanno fatto il necessario e anche di più
hanno -ssunto l’importanza di due dei
e mi hanno insegnato a rialzarmi su
(ottava alta)
musica come rivincita per me che la situazione era
critica quando a nove anni ero in clinica ed il mio
cuore con gli anni ci litiga
dimmi se tu
sentendoti giù
cercavi l’amore o le droghe e se tu
si sempre tu
sentendoti giù
saresti caduto ancora di più
ora non voglio che mi rispondiate non voglio sentire
una vostra risposta
sai essere diverso per un bambino che vuol dire e
cosa comporta
sono lo stesso di cinque anni fa ma ho imparato a
soffrire e ciò fra dimostra
che molto spesso un qualsiasi sorriso non ti fa
capire ciò che poi ti mostra
rito: confondo il cielo col mare se il colore è uguale
frate non so come fare
sento che male e non riesco a farlo alleviare
punizione letale
chiedere pace fra non è chiedere troppo –
esser normale è l’unica cosa che voglio – (o-oo- o)
rito
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