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letra de chiaccheroni out - ill porcell (hard squat)

verso 1 – ill porcell

ma che belle parole, pensi di fare danno?
ma sei nato chiaccherone e morirai chiaccherando
te ne esci di qui questa sera? non ci spera
volete su che aspetto? o no
e raga la polizia che non paga
e quanta caga quando sfoggi arma e fiamma per strada
gli mc non parlano più del vero
e se non fai la fame cazzo ne sai davvero?
ho dormito fuori da stazioni al mattiinooo
che culo sono ancora qui viivooo
senza soldi ma rido
e stai tranquillo che per terra io ci sto da dio
la prima volta dietro gli altri tasti
la seconda volta cazzi tuoi se ci caschi
sti amici che a te cerca-no a tе voglio-no a te fotto…no
con sta gente non ci calcolo non ci vivrò non ci morirò, no
non morirò con adosso sto scazzo
sono una tеsta di cazzo tu rappi e ti ammazzo
e non mi vengon in mente uno
dei tuoi cazzo di motivi se perdi soldi dal culo
è un futuro spero, che ti svegli scemo ma lo fai davvero

verso 2 – quattroalbe

narcolessia da momenti
pezzi deciti alle correnti ventili sistemi cadenti
nel cielo si fan disegno chiaro a i vedenti
se li guardi ti perdi tra i venti fermati osserva e poi pensi
a quanto perdi dentro parole stato essere
strisciando per crescere da terra
sento solo il mal essere di non essere deceduto
si alza la mattina e lavora non parla perchè dentro ha un vuoto
dacci il mutuo rime paranoiche
non scassarci il cazzo e pensa alle madonne che sto a lanciare
piovono merda e sangue in fondo siamo che lo dobbiamo cacciare
il male, che a metà del secondo tempo si sta ad alzare
torna a casa in ogni casa risse ed esiste
dietro le tue spalle ride, vive del bene delle nostre vite
vive di cicatrici mai guarite

rit – isabolla

questa è la realtà, ed ogni persona se la creerà
chi la vive storpiata, solo sulla fine se ne accorgerà
se vuoi la realtà, molto piu a fondo devi cercarla
vivendo tra domande, morendo, senza risposte

verso 3 – ragno

ma che mi ma che mi ma che minchia di bordello
altro che musica fratello gente più che muta senza quello
in prima battuta la comanda la tonaca
che se pippa non stucca no, intonaca
c’è il rischio di scomunica c’è il rischio che mi fischi
pure la tua tunica anche se sei un vucumprà
c’è il rischio vieni qua t-a-p e insisto
ma che mi ma che mi ma che, suono di strada
e che non sono estraneo a una bega che ogni mese annega
la speranza da ste parti ha preso una brutta piega
ma che nu ma che nu ma che numeri maestro
i conti in fin dei conti stanno sempre sotto zero
ma che mu ma che mu ma che musica adesso
ma chi si fa i soldi con la musica te lo sei chiesto
ma che ma che me ma che meme
ma che cazzo me ne fotte a me?

verso 4 – daniel san

brividi lividi attimi impalpabili
scviolano tra blocchi di cemento immobili
foto molteplici cervelli statici
strisciano nei sudici vicoli
immagini che inquinano il mio giorno il mio mondo
attorno troppo barriere
non posso sopportare questo buio accecante
niente è assordante ma di testa prepotente
un orchestra scadente che infonde cancro nelle orecchie
prego il maestro che la musica cambi per sempre, cambi per sempre

verso 5 – rakno

e se guarissero questo ferite? forse resistono nelle matite
quando si scrive che cazzo dite?
chi cazzo siete? chi cazzo ride?
chi cazzo ha messo dentro allo stereo sta dinamite?
ringiovanito in un vicolo a porta pila
con un piccolo ufficio più piccolo del ufficio di un imprenditore suicida
lentigini dieci dita nei titoli su di un plicco su cui apporre una firma fra
supponiamo che voglia farla finita
supponiamo che ci siano zuppa e ceci in tavola ed abbia una figlia
nata femmina che poi per sfiga col ragazzo che le insemina sopra il tappeto e dentro la figa
più o meno come fosse il contrario della mia vita
più o meno come fossi l’idraulico della situa
più o meno come la vita del padre della tua amica che scopre che sua figlia maggiore è rimasta incinta

rit

verso 6 – ricc-yo

meglio il silenzio, in ciò che credi manco ci penso
nei muri cola rosso il senso, l’effetto fa senso
fuori museruola anti getto
che basta insultare uno sbirro e sp-cco, tanti euro in blocco e mo
gang d’oro e penso anzi un cazzo ma dite sul serio davvero?
sveglia non c’è nessuna guerriglia solo gente che blattera
mentre cotta gira vita delira, sogna, vorrebbe ma ha paura su un parà
io quelle cose no, mai impara da chi già sta in para
volando di invidia per ogni novità sclera, ora
da sta cappa stai fuera, la situa la vedi è nera

verso 7 – grim

affamati mai sfamati miti sfatati e deliri
con dei trampoli dall alto saltando dai trampolini
se ci vedi siamo vivi se no sarà harakiri
che qui quello che si intreccia sono solo gli intestini
niente testi niente tesi niente test ne testimoni
antitesi giochi a tennis niente schiavi nei padroni
niente personaggi scomodi soltanto porci comodi
siate fobici siamo forbici mica porci p
non ti accorgi di essere nell’sd
mischi chb e narcotici socio riposati
ti ascolti neo melodici e fai pitture rupestri
sono esercizi di stile simbolici ma molesti
in questi giorni strani detesto cani e moitani
in tavola cavoli amari tra vari giri di amari
l’amore non è certo per gli avari, ravana tafani e affanni l’affare è trovare danari d’affari

verso 8 – lince

in stato in uno stato di abbandono
come un cane in un autostrada che per due bocconi è pr-nto col perdono
in radio claudio villa, condonami la villa
l’italia è come dexter sono affari di famiglia
qua non serve essere buoni qua servono buoni amici
ed una pianta rampicante si scorda anche le radici
nella scalata sociale annessa scalata di cale a messa
come se la cata e chiesi fosse poi diversa
borghesi più sinistri fanno le lobby di destra
con gli sbirri dalla loro contro bottilgiate e benza
col fucile carico stanco di scaricare
furgoni come container ma mano da manovale
man mano che piano sale la convinzione che il male vinca
mi chiedo come la speranza non si estingua
trip per i lividi libici dentro tripoli
capitali muovono attenzioni su invisibili
le droghe si muovono per renderci invincibili e mentre ne escono nuove tornate alla tbc

rit

- ill porcell hard squat

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