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letra de bisogna fare piano - il prisma

[testo di “bisogna fare piano”]

[intro: jus-t, roggy luciano]
cazzo, bisogna ricordarsi di chiudere la porta ogni volta. questo è di nuovo lui che si incazza. bisogna fare piano, roggy
ehi yo yo yo, il prisma
no, shh, roggy, bisogna fare piano
ah, scusa
ah, yah, jus-t, roggy luciano, il prisma
il prisma
sì però che due coglioni registrare così, cioè
shh
va bene
[strofa 1: roggy luciano]
chiamami renzo piano che quando mi ubriaco
sul campione di piano lo faccio molto piano
ho il vicino che bussa perché è sul mio stesso piano
minaccia: “chiamo i caramba”, la mette su questo piano
lui che commenta le partite urlando, si lamenta
mi sente anche mettere il ghiaccio nel mio gin e menta
se sono renzo piano è meglio che insonorizziamo
il bagno oppure alle due quando sbocchiamo lo svegliamo
sono mesi che ogni notte litighiamo, che dire
come l’inter i litigi io li appiano, gentile
così dico a jus-t: “vado da lui e ci parlo un po'”
gli suono, mi apre, convinto che lo convincerò
gli dico: “il volume non è così alto, no, non pensa?”
risponde: “è lei che è sordo ed ubriacarsi non compensa”
nota che puzzan di fumo i miei vestiti e sudo, condensa
meglio che abbassiamo prima che tiri su la cornetta
ritorno e dico a jus: “questa qui è una causa persa”
lui dice: “più che un vicino di casa, questo è un vicino di merda”
io che l’ho appena visto e ho la sua voce ancora in testa
rispondo: “sì, lo so, però la situazione è questa”

[ritornello 1: roggy luciano, jus-t, ]
lo sopportiamo? ci trasferiamo
lo facciam fuori? ci rassegniamo

lo sopportiamo? ci trasferiamo
lo facciam fuori? ci rassegniamo

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[strofa 2: just-t]
bisogna fare piano, bisogna avere un piano
specie se lo accoppiamo, bisogna fare piano
tra poco qui impazziamo, mi alzo da questo divano
guardo roggy luciano e dico: “andiamo
coraggio, lo facciamo, faremo senza piano, improvvisiamo
che tanto ieri ho visto sia csi che quarto grado
nasconderemo il corpo e vedrai che ce la caviamo
rimane solo un dubbio, quale arma utilizziamo?
prendo una corda, prendo un martello
prendo un bastone, prendo un coltello
ricorda, l’importante è non fare troppo bordello
ma ha rotto tanto il cazzo che se soffre un poco è meglio”
quindi via, apro la porta e cigolano i cardini
perché non c’ho pensato? certo che siamo insgamabili
ma ormai siamo partiti, decisi, inarrestabili
e peggio ancora ubriachi fradici senza alcun alibi
non sento più il suo televisore, forse s’è rotto, no?
mentre cerco di non far rumore sul pianerottolo
le suole delle scarpe sembrano ruote che sgommano
bussiamo a questa porta in attesa che ci rispondano
ma il tizio apre senza neanche chiedere: “chi è?”
noi gli saltiamo addosso e lo sbattiamo sul parquet
peccato che nella confusione gyluciani cade su di me
per poco non ci ammazziamo tutti e tre
‘sto qua comincia a urlare e io gli tappo la bocca
cerco l’arma ma l’ho persa, trovo una boccia di vodka
la sbatto sul suo cranio con forza, forse anche troppa
il sangue cola sul pavimento e forma una pozza
“e adesso sono cazzi, com’è che la risolviamo?
mi sa che non abbiamo affatto fatto abbastanza piano
mi sa che è stata una cazzata venire qui senza un piano
ma ormai qui c’è un cadavere, come lo eliminiamo?”
[ritornello 2: jus-t, roggy luciano, ]
ce lo mangiamo? lo spezzettiamo
gli diamo fuoco? lo seppelliamo

ce lo mangiamo? lo spezzettiamo
gli diamo fuoco? lo seppelliamo

[strofa 3: roggy luciano, jus-t]
scegliamo di seppellirlo, siamo tradizionalisti
spero che da casa a qua nessuno ci abbiamo ancora visti
in aperta campagna a scavare un fosso, guanti e pale
ho rimorso ma è più utile morto questo maiale
sul suo cadavere cresceranno dei bei fiori
domani tornerò e gli porterò dei bei fiori
ho ancora su il pigiama con stampati bei fiori
finiamo, andiamo in macchina e fumiamo bei fiori
jus-t mette in moto e mi dice: “roggy, dove andiamo?”
“tranquillo, jus, ormai non serve più che parli piano
basta che si beve e va bene un po’ qualsiasi posto
tutto ‘sto sangue mi ha messo voglia di vino rosso”

- il prisma

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