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letra de a livello di rap - hegokid

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a livello di rap
non ho niente da invidiare a nessuno
solitamente a chi se ne intende quando mi sente viene il cazzo duro
15 anni che mi faccio il culo
giuro 15 anni che mi faccio il culo
il successo l’ho intravisto da lontano
ma non sono mai riuscito ad abbattere quel muro
è che ‘sto pezzo poi nemmeno te lo caghi
e se non sfondi sei tra quelli meno bravi
quando scrivo mi sento come se camminassi a piedi nudi su un tappeto d’aghi
sfortunato mi dicono ritenta
ora che di anni ne ho più di trenta
non pensare che io mi divеrta
l’ansia mi fotte e passo giorni di merda
e una via di fuga non lo so sе c’è
mentre mi appunto le rime sul cel
penso a come potrei fotterli tutti con un solo colpo lupin
ogni volta è un’esame di maturità
accontentare i fan e dipende da loro
la vita d’artista quanto schifo fa
quando il disco non vende e ti lasciano solo
parole di stima ma poi nessuna vera soddisfazione
quando chiedo sui social un po’ di supporto
mi sembra di chiedere i soldi in stazione
tutti con gli occhi puntati sui numeri
sembra di stare in una sala bingo
e mi sento talmente diverso da loro che vorrei sparire “sim sala bim”
ho pensato solo alle canzoni mentre questi pensano solo alle sneakers
meglio far l’uomo che ammette le proprie sconfitte
che fare pagliaccio su twitter
ci ho messo l’anima fin dall’inizio e la mia carriera cominciava così
con guè pequeno che dopo un concerto mi dice che sp-cco e mi compra il cd
tutti dicono che lo fanno per se stessi
io quando sto sul palco è come se stessi
cadendo giù da un cornicione con la testa che sta per andare in pezzi
beati voi che riuscite a sorridere ancora come se foste dei teenager
vi fate fate due canne e fate i fuorilegge
io l’unica pecora fuori gregge
canto per quello che sono nessuno mi mette le parole in bocca
non è un gioco però se lo fosse sarei quello a cui tocca star sempre in porta
e non so neanche quanto m’importa
di far parte del giro degli arrivati
solo per il gusto di ignorare quelli che non ce l’han fatta come non fossero mai nati
nonostante il mio nome non sono poi così egocentrico e cosi egoista
in fondo sono abituato ad essere sempre l’ultimo della lista
avrei dovuto cambiare città
ma alla fine sono ancora qui
cerco resti di felicità
in fondo alle tasche dei jeans
dentro ho più di una ferita a cui non trovo cura
al cuore non metti i punti di sutura
sono ancora come tutti in cerca di fortuna
ma per quelli come la scalata è più dura
nessuno accanto mi arrampico a mani nude
mi guardano dall’alto e mi dicono cadi pure
le mie parole trasparenti come vetri
ci vedi attraverso, non ho più segreti
questo è pezzo una mossa sbagliata è come se mi mettessi le mani al collo
ma ho le paranoie col piede di porco che mi entrano in casa e mi rubano il sonno
mi dicono marco devi fare musica meno depressa
madò che pressa
vorrei conservare il mio lato bambino e vivo col terrore che cresca

letras aleatórias

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