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letra de virtù - golya guzman

[verse]
mezzo barak amilcare
mezzo iper-man
hai due tonsille
io due vipere
merce che porti via
breccia di porta pia
con le truppe che si scagliano
contro la mia pazzia
non mi sfondi
sono io che sfondo
tutti questi zombie
non rispondi
sono io che in fondo
p-sso tutti i giorni
a cambiare prospettiva
a seconda dei secondi
perché il tempo non finiva
nel paese dei balordi
sei il principe del covo
e quando parto perdi il trono
ogni rima è un frastuono
un cazzo di rombo di tuono
tu fin che puoi corri
quando canto sono un jolly
non arriverò per ultimo
col flow di mike e molly
giro come un tornado
e sto tornando col surcl-sso
coll-sso mentre le sinapsi
stanno intersecando
non vi ho mai risposto
volevo uscire di torno
infine son scappato
perché siete un manicomio
siete il mio cancro
sto diventando malato
piano piano e so che
non te lo saresti mai aspettato
mi dici che son un debole
ed un’essere maldestro
sei una tipa pieghevole
nel giorno del suo mestruo
resto fuori da quel cerchio
mi immagino di esser vecchio
e sopra l’albero maestro
centro il palo nel deserto
il girone dell’inferno
lo p-sso come un torneo
mentre tu p-ssi l’inverno
con gli astri di tolomeo
sei grande agli occhi degli altri
ma non agli occhi di dio
questo flow ti lascia tagli
tipo barbiere di rio
vorrei vederti esplodere
insieme alla tua collera
con me non ci puoi fottere
e ti fotte mezza rotterdam
quand’è che mi hai chiamato
per sentire come stavo
ti scambiano per menomato
ma in realtà sei nato schiavo
mi lanci le tue gesta
le schivo tutte di seguito
nel cesto la tua testa
luigi quattordicesimo
golya sta sulla retta via
ma tu cambi corsia
sempre al culo del futuro
degli altri per compagnia
i resti nell’ombra mia
non fanno la monarchia
ma ti lasciano in faccia
3 metri di emorragia
con il tuo impermeabile
al riparo dalle critiche
da vere strofe bibliche
da un nero per il triplice
io resto incommutabile
ed ascolto scuole ciniche
utile che mi dici che
ti piscio sulle bibite
la mia virtù si arrampica
sale e ti leva l’anima
persino la corona
della madonna di fatima
il tuo discorso
mi entra nell’orecchio
fortuna che son sordo
e non ho dietro l’apparecchio
rinchiuso nella stanza
con la macchina del tempo
ho una leggera intolleranza
a chi rimane dentro al grembo
bimbo non piangere
ascolta le mie fobie
che se un di finisci in carcere
farai le dinastie
parlo d’ident-tà da mascherato
quindi tengo la stessa libertà
di un vigilato
se non capisco un cazzo
son ridicolo, ridono e
sono i primi a non capire
quindi fra che cazzo dicono
fai parole mezze piene
la mia voce non è sacra
ti m-ssacra poi ti spara
in faccia tipo frank sinatra
vengo e ti sputo in faccia
perché te lo meriti
perché sei una merdaccia
e perché sei pieno di debiti
allora non fuggire
dai problemi che ti affliggono
ti posiziono
davanti al bersaglio del poligono
un colpo per l’infamia
un colpo per la patria
un colpo per la rabbia
messa in moto dall’infanzia
bye bye

- golya guzman

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