letra de rinascere - hugs suite - gianni maroccolo/claudio rocchi
[miro s-ssolini & monica matticoli]
il silenzio delle cose
non aggiunge né toglie
semplicemente è
e si leva un vento e una sete
a tagliare in due la storia
le gambe magre dell’infanzia
il bianco e nero dell’estate
sciolte le trame possibili
la sorte si slega dalle mani:
cadono anelli e bellezze
nascono soglie e sogni
fermi dentro agli occhi
fermi! ho fatto a pezzi il tempo per trovarti!
ho fatto a pezzi il tempo per trovarti
sfidando la disciplina delle cose
quando la furia si fa sera
e s’apr-no p-ssaggi dentro al nome
resti d’ovature, un orologio che s’attarda
silenzi di respiri
inviolabili come desideri avverati
ci siamo fatti trovare dal tempo
con la pr-nunzia degli ultimi nati: perfetti
incontro al giorno che
si svela
[cristina donà]
gira la vita che cerca
gira la vita che crea
nessun arrivo, nessuna partenza
liberi nel cerchio della vita
come fanno i larici d’autunno
come fanno i larici d’autunno
cantano i larici l’autunno
rinasce chi sa tornare
rinasce chi sa cadere
rinasce chi sa morire
rinasce chi sa cambiare colore
come fanno i larici d’autunno
come fanno i larici d’autunno
cantano i larici l’autunno
cantano i larici l’autunno
[claudio rocchi]
andiamo per campi magnetici e acque sotterranee
sospese come fiumi nel ciclo della terra
e non ci sono calendari che tengano il tempo
imprigionano spazi ampi abbastanza per dividere la gente
la sostanza delle cose corrisponde alla sua forma
nell’essenza dei giorni
come il nome dovrebbe essere il suono più vero per spiegarci
perché continuare, -ssatanati, a sbraitarsi addosso
sofferenze, differenze, insulti e frustrazioni?
perché non rivelare le -ssonanze, perché scegliere i brividi
le sfocature, la vaghezza quando possiamo stare al caldo
mettendo a fuoco il punto con certezza?
ci sono state battaglie e guerre nella storia
e su questo mondo e in tutte le gal-ssie
sempre per orgoglio, desiderio di potere
voglia di comandare, avidità, lussuria
mancanza di rispetto
mediocri intelligenze, istinti b-ssi
[franco battiato]
rinascere
come spirito famelico degli inferi
o come un barbaro in una terra remota
o come un essere divino dalla lunga vita
[cristiano godano]
rinasco ogni volta che mi va e se non mi va non me ne dolgo
mi dolgo se non so rinascere, quando mi sembra inevitabile
la necessità di allontanarmi in fretta dalla melma
della conformità
[franco battiato & claudio rocchi]
rinascere
come un essere divino negli inferi
o come uno spirito famelico in una terra remota
o come un barbaro dalla lunga vita
[cristina donà]
gira, gira la vita che cerca
gira, gira la vita che crea
nessun arrivo, nessuna partenza
liberi nel cerchio della vita
come fanno i larici d’autunno
come fanno i larici d’autunno
cantano i larici l’autunno
cantano i larici l’autunno
[ivana gatti]
ascolta il p-sso breve delle cose
-ssai più breve delle tue finestre
quel respiro
[piero pelù]
io sono un prato
io sono un prato
io sono un prato
sono un fiore
sono la terra sotto il sole
io sono il prato
io sono il fiore
sono la terra sotto il sole
dopo il diluvio, sotto il vesuvio
montagne di cenere
dopo il diluvio, sotto il vesuvio
montagna di venere
dopo il diluvio, sotto il vesuvio
montagne di cenere
si può solo morire
per rinascere poi
si può solo morire
per rinascere poi
si può solo morire
per rinascere poi
[franco battiato]
nel terzo mese lunare
dell’anno del fuoco scimmia
si recò nel luogo dell’eremitaggio
dormiva per terra in una grotta
dopo poco, più di mezz’ora, cominciò ad albeggiare
[franco battiato & claudio rocchi]
the filth of knowledge
life and force
consciousness and the implicate order
[ivana gatti]
a metà strada
tra il tic tac dell’orgoglio
circondato dal mare
stava a cercare
una nuova vita
di sospiri e di abbracci
senza tempo né spazi
il destino fa male
[m-ssimo zamboni & emidio clementi]
nell’ora serena tra suoni e sirene che scoppiano
la luce disegna e segnali azzurrati si sommano
ho lasciato la mia vita
tornerò a riprenderla
ho lasciato tutto com’era
un giorno mi servirà di nuovo
a sogni affollati di volti e di notti che vanno a sfumare…
i miei dischi, le mie corde
i vest-ti stesi ad asciugare
la mia stanza
la mia impr-nta sul cuscino
nell’ora segreta fin troppi tramonti e canzoni s’incendiano
è tutto dov’era
nell’ora segreta, richiami attut-ti e batt-ti
le mie scarpe consumate
le userò di nuovo
in tempi spezzati che non sai di avere né comandare
amica infermiera, ascolta
lo senti anche tu, fuori dal finestrino
quest’odore di pini, di mare, di copertoni bruciati, di catrame?
ma adesso corri
amica, adesso corri
che il sangue, il cuore non aspetta
corri
amica, corri
corri
e ti prego
non smettere di parlare della casa al mare
degli infissi da stuccare
dei bambini da allevare
di come il tempo segna e scappa via
più veloce di questa ambulanza, santa pace mia
l’aurelia all’alba sa di mare
di pini, di pagine strappate
gettate lì, dove la gente si ferma a pisciare
ma intanto corri
amica corri
perché ho lasciato le mie cose come se non fossi mai
andato via:
i miei dischi, le mie corde, i vest-ti stesi ad asciugare
la mia stanza, la mia impr-nta sul cuscino
la sua ombra china sul mio viso
amica, corri
corri
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