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letra de la carovana del pagliaccio - fronte unico

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ho fatto tutte le scuole fino alla laurea tutta la trafila
per ogni concorso ero sempre il secondo della fila
tanti soldi e sacrifici per restare uno nessuno e centomila
la vita ti prende a schiaffi come gli allenamenti di mila
avanti, tira
che la vita ti spara e spesso nemmeno prende la mira
ammira, l’ombra del male si aggira
ira nello stomaco la mente delira
sospira la vita è una vampira
ero l’emarginato l’-ss-ssino del decoro
che non è un lavoro essere fuori dal coro
game over la fine del gioco
ho preso i sogni di esser ricco
ho acceso un fuoco
li ho chiusi dentro un alambicco
dammi una corda mi ci impicco
poi la soluzione arriva e mi stupisco
del bianco e del rosso di un tendone del circo

e allora mi guardo allo specchio
c’è qualcuno che sa per cosa stiamo vivendo?
il contorno di un occhio, il contorno dell l’altro
stendo il cerone bianco stendo il cerone bianco
un sorriso esagerato tutto tinto di rosso
quello dipinto è il miglior sorriso che posso
e allora mi guardo allo specchio
c’è qualcuno che sa per cosa stiamo vivendo?

seguo la carovana del pagliaccio ho l’anima di ghiaccio
vuoi un sorriso? lo sp-ccio vuoi tristezza? ti schiaccio
sono solo un randagio cagnaccio troppe notti all’addiaccio
aspetta che lo rifaccio
seguo la carovana del pagliaccio ho l’anima di ghiaccio
vuoi un sorriso? lo sp-ccio vuoi tristezza? ti schiaccio
sono solo un randagio cagnaccio troppe notti all’addiaccio
aspetta che lo rifaccio
seguo la carovana del pagliaccio ho l’anima di ghiaccio
vuoi un sorriso? lo sp-ccio vuoi tristezza? ti schiaccio
sono solo un randagio cagnaccio troppe notti all’addiaccio
aspetta che lo rifaccio
seguo la carovana del pagliaccio ho l’anima di ghiaccio
vuoi un sorriso? lo sp-ccio vuoi tristezza? ti schiaccio
sono solo un randagio cagnaccio troppe notti all’addiaccio
col bisogno di un abbraccio

ogni sogno che faccio lo faccio su questo mi trucco di getto
un po’ di riflesso forse è il lavoro perfetto magari questo che
quando mi sveglio è quello di un altro riflesso allo specchio
mi alzo dal letto un mondo diverso che cambia il senso del tempo
salto sul palco quando mi muovo è un disastro voglio un embargo
non della cuba di castro ma di ogni sogno che dal c-ssetto
è stato b-ttato nel cesso; tutto questo non mi è bastato
notti insonni come un sogno bagnato seconda stella a destra come bennato
ogni sogno che faccio lo faccio su questo un vivere onesto un po’ lo detesto
in fondo è un pò meglio se qui non protesto finisco nel fango col mio naso rosso
che lo spettatore non desto fa perdere il senso al divertimento
in fondo è il contesto qui basta un pretesto finisci cacciato anche senza il processo
un pagliaccio umiliato e percosso nessuna giustizia nessuno ha commesso
un decesso nessuna vergogna nessuno commosso
troppi anni che vivo in sto stato ogni -ss-ssino seduto e cullato
un mondo diverso io non l’ho mai sognato

e allora mi guardo allo specchio
c’è qualcuno che sa per cosa stiamo vivendo?
il contorno di un occhio, il contorno dell l’altro
stendo il cerone nero non il cerone bianco
un sorriso esagerato tutto tinto di rosso
affilo tutti i miei denti è il miglior sorriso che posso
e allora mi guardo allo specchio
c’è qualcuno che sa per cosa stiamo vivendo?

volevo solo un abbraccio troppe notti all’addiaccio
vuoi un sorriso ti schiaccio vuoi tristezza la sp-ccio
ero solo un randagio cagnaccio ma ho l’anima di ghiaccio
e seguo la carovana del pagliaccio
aspetta che lo rifaccio troppe notti all’addiaccio
vuoi un sorriso ti schiaccio vuoi tristezza la sp-ccio
ero solo un randagio cagnaccio ma ho l’anima di ghiaccio
e seguo la carovana del pagliaccio

tutta la gente che ride di me stasera non la reggo
il direttore che ride di me stasera non mi tengo
ho una pistola in mano la scarico sopra la folla
ancora ridono mentre il sangue esce come una bolla
tutti morti e adesso è il loro sorriso ad essere finto sulla bocca
il mio trucco si sfalda e forse questa è la svolta
ogni mia mano una zampa ogni mio piede è una zampa
altri quattro arti e cambio forma
sono un ragno enorme e non mi importa
il destino non so dove mi porta la mia casa una fogna
diffondo il terrore e il terrore è una gogna
non c’è nessuno che mi ferma
sono l’uomo nero di ogni bambino
la loro carne è il mio bottino
faccio il pagliaccio da un chiusino
georgie, lo vuoi un palloncino?
georgie, lo vuoi un palloncino?

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