letra de quelli che benpensano (versione 2005) - frankie hi-nrg mc
[testo di “quelli che benpensano (versione 2005)”]
[strofa 1]
sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi
a far promesse senza mantenerle mai, se non per calcolo
il fine è solo l’utile, il mezzo ogni possibile
la posta in gioco è massima, l’imperativo è vincere
e non far partec-p-re nessun altro
nella logica del gioco la sola regola è esser scaltri
niente scrupoli o rispetto verso i propri simili
perché gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili
sono tanti, arroganti coi più deboli
e zerbini coi potenti, sono replicanti
sono tutti identici, guardali
stanno dietro a maschere e non li puoi distinguere
come lucеrtole s’arrampicano
e se poi perdon la coda la ricomprano
fanno quеl che vogliono si sappia in giro fanno
spendono, spandono e sono quel che hanno
[ritornello]
sono intorno a me, ma non ci parlano con me
perché sono come me, ma si sentono meglio
sono intorno a me, ma non ci parlano con me
perché sono come me, ma si sentono meglio
sono intorno a me, ma non ci parlano con me
perché sono come me, ma si sentono meglio
sono intorno a me, ma non ci parlano con me
perché sono come me
[strofa 2: frankie hi-nrg mc]
e come le supposte abitano in blister full-optional
con cani oltre i 120 decibels e nani manco fosse disneyland
vivon col timore di poter sembrare poveri
quel che hanno ostentano, tutto il resto invidiano
poi lo comprano](8736738)
[in costante escalation col vicino costruiscono
parton dal pratino e vanno fino in cielo
han più parabole sul tetto che san marco nel vangelo
e sono quelli che di sabato lavano automobili
che alla sera sfrecciano tra l’asfalto e i pargoli
medi come i ceti cui appartengono
terra-terra come i missili cui assomigliano
tiratissimi, s’infarinano, s’alcolizzano
e poi s’impastano su un albero, boom
nasi bianchi come fruit of the loom
che diventano più rossi d’un livello di doom
[ritornello]
sono intorno a me, ma non ci parlano con me
perché sono come me, ma si sentono meglio
sono intorno a me, ma non ci parlano con me
perché sono come me, ma si sentono meglio
sono intorno a me, ma non ci parlano con me
perché sono come me, ma si sentono meglio
sono intorno a me, ma non ci parlano con me
perché sono come me, ma si sentono meglio
[strofa 3]
ognun per sé, dio per sé, mani che si stringono
tra i banchi delle chiese alla domenica, mani ipocrite
mani che fan cose che non si raccontano
altrimenti le altre mani chissà cosa pensano, si scandalizzano
mani che poi firman petizioni per lo sgombero
mani lisce come olio di ricino
mani che brandiscon manganelli, che farciscono gioielli
che si alzano alle spalle dei fratelli
quelli che la notte non si può girare più
quelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv
che fanno i boss, che compran class
che son sofisticati da chiamare i nas, in cubi di plastica
che vorrebbero dar fuoco ad ogni zingara
ma l’unica che accendono è quella che dà loro
l’elemosina ogni sera quando mi nascondo
sulla faccia oscura della loro luna nera
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