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letra de alla cattedra - fede rashan

[strofa]
entro in cl-sse, oggi c’è interrogazione
ho dormito poco e sono di malumore
la prof entra e dice che interroga due persone
io ho studiato a cazzo e rischio un attacco di cuore
la metà dei miei compagni che si giustifica
io penso “che sbatti”, la situazione è critica
qualcosa dovrei ricordarmi ma penso comunque
di fingermi muto con della mimica
all’estrazione più silenzio che nel mezzo del sahara
o di un gol allo stadio ma della squadra avversaria
io lo so che sto nella merda raga
fosse hip-hop la farei in freestyle e manderei tutti a casa
faccio un respiro profondo
la prof estrae, 20, russo – ”dio p****” –
ci sto sotto da sto numero esce troppo
quasi quasi dopo me lo gioco al lotto
va beh, bella sfiga come al solito che scazzo, mi alzo
vado alla cattedra e mi metto scomodo
cerco di stare attento, apro il quaderno
e spero come non mai in un allarme antincendio
lei dice “iniziamo”: prima domanda al mio compagno, lui la sa
risponde esprimendosi in modo chiaro
alla seconda fa ”scusi non ho capito”
lui prende tempo, io intanto mi studio il libro
mi faccio forza utilizzerò l’oratoria
la confonderò e sta storia finirà in gloria
rincuorato e motivato ma poi mi chiede un paragrafo mai guardato
ma dai mai una gioia!
“ma il box a destra non lo hai manco notato”
dico “no” ma vorrei dire “ma chi cazzo lo ha studiato!”
dice “male, voi non studiate giorno per giorno”
finalmente l’hai capito che non sono stronzo
seconda domanda per me rispondo meno male
sono ancora un po’ indietro ma punto a recuperare
stare qui è più fastidioso di una cicciona che
si siede affiancata in metro non lasciandoti spazio vitale
si recupera, si fa
rispondo a due domande con grande memoria e suggerimenti qua e là
domanda decisiva, ora quasi finita
però di culo me la ricordo e quindi rispondo
è finita, il morale ora è un po’ più su
scrive il voto meritato e sudato a matita
alla fine è sempre “potevi fare di più”
ma solo felice del voto e di avere una vita

- fede rashan

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