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letra de elèison, pt. 1 - bolle - errico canta male

[strofa 1]
venite, passanti, porgete l’orecchio
state per sentire una storia
non si può navigare lungo il fiume del tempo
senza un guscio di noce di memoria
era un giorno di quelli sprecati
di quelli che sono poi migliori
c’era un sole timido, una bellezza devastante
rinchiusi nelle gemme ancora, i fiori
e non serve dante, né tanta fantasia
per fare due passi all’inferno
basta togliere gli occhi
dalle cosce sudate
dеlle ragazzine del cеntro
la città in fiamme urlava di pazzia
e muta rispondeva la mole
e il sesso e l’amore mi sembravano un lusso
non c’era neanche una panchina al sole

[strofa 2]
e i superumani, e la gente migliore
chi poteva salvare il mondo
era a casa a dormire
o in strada a crepare
intenta a raschiare il fondo
e io che non sono né santo né buono
e forse non sono neanche un folle
non riuscivo a guardare
non riuscivo a capire
perché il sole baciasse le bolle
disegnandole addosso sul dorso di sapone
un magnifico arcobaleno
ma la bolla scoppiava
se provavo a toccare
quel magnifico arcobaleno
[strofa 3]
e mario aveva la sla, gino aveva un tumore
mia madre altri cinque figli
ha urlato i suoi dolori
ai palazzi, al signore
e nessuno ormai sembra ascoltarli
ora andate, passanti, vi rivedrò ancora
tra un anno, tra dieci, forse cento
quando mi metterò
sul mio guscio di noce
a risalire il fiume del tempo
ma se vuoi dormire, cullarti nel sogno
o se pensi ci sia qualcuno ad aspettarti
prova a chiederti se, forse
non stai solo cercando
un muro verso il quale voltarti

[cori]

- errico canta male

letras aleatórias

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