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letra de donne genovesi leggere le avvertenze prima dell’uso - erasfera

[testo di ” donne genovesi leggere le avvertenze prima dell’uso” ft. ultimi aed]

[intro: erasfera]
ok, questo è sfera
ultimi aed
dedicato a te che vieni da fuori
e pensi che qui la situazione sia come dalle altre parti
ti diamo due dritte fra
il problema è questo
io personalmente

[strofa 1: erasfera]
ho cominciato questa roba nelle scuole medie
si ferma la musica e sei fuori, il gioco delle sedie
sballotalato a destra e manca come il (?)
qui la canna è come l’età di una donna
scemo non si chiede
e tieni conto che le donne dei nostri quartieri
danno schiaffi in faccia che sembrano carpentieri
quindi, non ti gasare se ti porti casa questa
perché sotto casa aspettano le amiche per farti la festa
se non ci credi, chiedi anche agli aed
vai dalla prima lady che vedi e prova a dirle: “baby”
non fai nemmeno in tempo a far due discorsetti
che ti trovi il c-cktail coi coglioni dentro al posto dei cubetti
sanno esser dolci soltanto se siamo porci
soltanto con noi del porto che sappiamo come porci
mica possiamo opporci quando una ci parla
possiamo solamente andarci a letto, e amarla

[strofa 2: moreno]
non parlo di ragazze distinte
ma delle convinte alla: “ciao fre”
che all’aperitivo riescono a bere più pinte di te
tinte, unghie finte, spetteguless da cioè
non stan dietro le quinte
ma in diretta tra le (?)
come da gerry (?)
se ti intrometti ce n’è
sei messo all’angolo
ti risenti e ripresenti come giacomo giacomo
volevi l’atmosfera cena a lume di candela
invece gli aed, sfera e le lady ti fanno la festa a sorpresa
more sulla traccia e la tua faccia è presa
si arriva alla resa come una storia incompresa
non è sempre rosa e fiori
se dei fiori se ne frega
e preferisce un cilindretto rosa in discoteca
sentirla così è brutta ma non si spiega
perché siamo così alla frutta e si è presa una brutta piega
a dirla tutta ti piaceva soltanto l’aspetto fisico
ma ti è scesa subito, dopo un incontro nitido

[strofa 3: lion]
il sabato sera
la mia città zena
pivelle tirate come lavoratrice in giarrettiera
contano gli insulti come un contest in galera
ti prende male se le immagini in una balera
sfera guarda quella si mena come le tira
c’ha la panza di ferrara e veste come una velina
cocaina più aspirina
vitamina alla mattina
dietro i tipi stile riina
c’era sempre una regina
cambio aria e nel (?) sembra strana
c’è una rissa assicurata
marocchini o tipe rischi la lamata
minchia show ma l’hai guardata
è la mia tipa cazzo dice
lei che passa e si tocca la figa mentre tu ti giri
l’hip hop sicuro p-ssy non calamita
ma qualche tipa carica si incontra pure qua
e si incarica di compensare
l’assenza di puttane da girarsi
non per carita, per darsi con le tipe nel locale

[strofa 4: dala pai pai e nader shah]
il suo vero nome è sara
ma si fa chiamar tamara
vista ieri a molassana
ero con fabra, era stonata
non hai capito come stava
ieri sera ero con sfera
ogni mezz’ora si faceva una petz
vabbè ho capito dala
dimmi com’è degenerata
ma fai presto
ho la mia tipa che mi pressa
ce l’ho dietro che mi crista chiusa al cesso
per farla breve
una tipa si siede vicino al suo ex
tamara la vede, si alzano in cinque
c’era la fede che aveva una b-tta di jack, fidati fre
alla tipa ci partono in fretta
tamara col casco ne dava mai tante
che c’era del sangue perfino sul tipo
che dopo un secondo era dietro di me
genovese tutte: “oh mo”
porco dio ti rompo
stasera mo mi sfondo
fede passami il jack
quella che partono con:
“dai john, prestaci il tuo typhoon”
a cento quezzi-brighton
minigonna in nylon
tirano col il fly-down
sudate tipo (?)
ste cose ormai le sai bro
non sei nella tua fly-zone

- erasfera

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