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letra de non so/dove vado - disturbo

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intro:
tu non sei come me
non sai cosa ho in mente ogni fottuto giorno
non sai com’è difficile sopravvivere mettendomi ogni mattina una maschera diversa
quando sbrocco anche solo per una cazzata è perchè sono esploso
quando invece accenno un sorriso spento è perchè è forzato per non far vedere le mie debolezze
questa non è vita questa è sofferenza
e cosa c’è dopo questa sofferenza?

strofa 1:
guardo ancora questo orizzonte
scrivo e penso alla mia sorte
questa vita non la voglio p-ssare alla tua corte
cosa c’è dopo questo grande monte

siamo tutte bestie in direzione di una terra divisa da un unico ponte
qual’è la tua fonte?
non esiste lo scopriremo il giorno della nostra morte,non essere triste
ci andremo da soli o traghettati da caronte guardando la nostra ultima eclisse

poi scriveremo cosa troveremo di fronte basta co ste liste che parono liste della spesa
essere convinti di cosa c’è dopo è solo una pretesa
perchè essere sciettici su delle religioni se mai si è entrati dentro una chiesa?

famo na cosa famo na resa
vogliamoci bene fino a che la vita non si sarà arresa o quando il nostro corpo uscirà di scena
fino a quel momento non si spiega
ognuno creda ciò che gli pare ma proporrei una tregua

ritornello:
cosa c’è dopo?
cosa c’è dopo?
ma questa vita ha uno scopo?
cosa c’è dopo?
cosa c’è dopo?
tutto questo ha senso? chi ha creato terra,acqua e fuoco?

strofa 2:
io posso credere
come no
tu puoi cedere
o solo un po’
sta per succedere
già lo so

ora ti spiego
un cazzo perchè fino a che non moriremo non posso stare dietro
questo argomento
chi è convinto di qualcosa è un uomo spento

ne saremo convinti quando non avremo più battiti dentro
di quello che sta accadendo
e in faccia ridendo a questa vita
andremo in una realta da nessuno ben definita

e lì ci accorgeremo che è finita

strofa 3:
sempre da solo anche in questa buia e strana stanza
non ho un corpo c’è solo la mia anima che danza
ho ceduto alle richieste della corte
anche se da vivo sono sempre andato oltre

ma non si può cedere all’arrivo della strana e cupa morte
che si è fatto spazio ed ha sbarrato tutte le porte
ora come non mai non sento niente
ma quel niente non sarà mai come il tradimento di quella gente

che da vivo mi ha girato le spalle
quando ero piccolo quando sono stato grande
di mazzate sai ne ho prese tante
forse troppe
per questo non ho sentito e visto niente all’arrivo della morte

dove vado
come e quando vago
sempre lacrime a dirotte ci ho riempito un lago
ti ci impari a inc-ssare colpi quando da dietro ti hanno infilato un ago

letras aleatórias

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