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letra de confession - dirtykappa

[strofa 1: dirtykappa]
bendato e condannato ho l’ansia di chi aspetta
di fumarsi l’ultima sigaretta
e questa falce di luna alla giugulare
brilla di luce riflessi negli occhi del mio sperare
sarà che cerco di esprimermi per redimermi
perché con questo rimorso devo conviverci
e ti prego tu parlami
sono meglio di come sembro
ma peggio di quanto immagini
e a comportarmi meglio non ci provo né più né meno
non ci provo nemmeno ma non meno
di quanto ho già ten-tentanto
è un’altra volta che ho tentennato
e in fondo lo sporco di una bugia
è solo una macchia bianca sullo sfondo
ma la mia confessione è un urlo contro il mondo
un pugnale contro al collo uccide la voce mia
e tu scusami se le mie parole
sanno di follia, dolore e timore
è che l’amore fa male e quindi ho paura
che nel cuore ci sia un altro caino che giura

[ritornello]
it’s like i checked into rehab
baby, you’re my disease
it’s like i checked into rehab
baby, you’re my disease
i gotta check into rehab
cause baby, you’re my disease
i gotta check into rehab
cause baby, you’re my disease

[strofa 2: mrb]
vedo le ennesime processioni, comunioni e cresime
mani tremanti e senza guanti delle ostetriche
dolori e doglie causate da voglie lecite
concepite sante ma nate saranno eretiche
manate scettiche mordono i nodi e i denti del pettine
stonati come tasti schiacciati da mani isteriche
per questo non ho religioni né -ssoluzioni
e di soluzioni ho solo soluzioni metriche
beh, la mia vita è questo, rimare un verso
prendere un sentimento modellarlo e farne verbo
combattere contro vento riflettere anche se a stento
connettere queste lettere e mettere tutto a tempo
ma risulta impossibile se resti imp-ssibile
o fattibile solo da un facsimile
nella vita di ogni rapper ogni sbaglio
non è un mezzo ma un intermezzo tra un pezzo e l’altro

[strofa 3: remmy]
qua fa freddo e quasi si gela, le mani sulla ringhiera
mentre fumo l’ultima, l’ultima di stasera
ti sto pensando sai? non penso ad altro ormai
e se devo scriverlo poi diventa un problema
io tratteggio storie parlando di te soltanto
ma fossi michelangelo forse farei un ritratto
io conosco la faccia che fai, il viso che hai
e più lo so a memoria e più ho paura di scordarlo
e io ti voglio come unico bisogno
come unico mio orgoglio, l’ultima cosa al mondo
e so che farà male ma tanto il resto non cambia
come chi sa che l’uccide ma intanto ne accende un’altra
io ti ho scelta come la prima goccia di pioggia
che cade in testa prima della tempesta
e intanto resta solo la calma
di chi aspetta l’uragano e intanto si gode la brezza

[strofa 4: jergo]
no, non lasciare che tu che tutto vada che tu
che tutta cada che tu tu non ci sei più
e in più voglio luce illuminare la strada
per sapere dove mi conduce
lascio pezzi di me alle persone a cui voglio bene
per non sentire il peso delle pene
che è come lo zaino quando quel giorno
a scuola hai tutte le materie
quando sai che hai il compito e non hai studiato bene
apro a pagina ventuno come l’ultimo anno compiuto
un anno per ogni grammo, sono stanco
e vuoto il mio corpo non è ancora morto
ma è un involucro senza contenuto
come i discorsi dei superficiali
che si credono super ma non si supereranno mai
ho un pugno di sogni chiusi nel palmo
e quando saprò volare
li lascerò andare, tanto non cadranno più

- dirtykappa

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