letra de nazario - claver gold & kintsugi
[strofa 1]
per il quartiere era nazário
giovane talento straordinario
cresciuto con lo stretto necessario
le scarpe rotte in strada erano il solo suo diario
e quella palla dura in cuoio, grano d’unico rosario
sipario aperto nei primi anni 80′, giù a bento ribeiro
un barrio non molto distante da rio de janeiro
distante da chi non lo prende davvero sul serio
da vasco de gama a mineiro, flamengo e cruzeiro
il campo in cemento fiorito l’aveva scolpito
forgiato da mendes da rocha su marmo e granito
il fisico asciutto di chi trova sempre appet-to
spr-nato dal sogno, carioca sotto la stella di zico
viso brunito di chi aspetta al sole il suo momento
predestinato ad essere il più forte d’ogni tempo
ragazzo, corri come il vento, non voltarti adesso
schiva il cemento e vola verso ciò che ti è concesso
[strofa 2]
la nuova vita era iniziata, e da belo horizonte gli stende un tappeto
negli anni 90′ di dunga, romário e bebeto
quel sogno lontano diventa un presente concreto
la “verde-amarela” ha trovato il suo nuovo amuleto
ronnie che scappa, va via (scarta e, poi, lascia la scia)
ritrova in festa la via (come la samba a bahìa)
scatta una nuova mania (si ribalta ogni teoria)
vite sospese ad un lancio, e il calcio è di nuovo poesia
poi, nell’europa che conta, parte da rio mentre piove
pr-nto a lasciare un’impr-nta, nella tristezza di eindhoven
falsa la bocca di loro, s’alza lo stadio in un coro
barça del capolavoro, balza la “bola de ouro”
corri nazário, dove ogni finta è un ricamo
dove ogni rete è seguita dal volo di un aeroplano
ora il paese è lontano, forse ne senti il richiamo
adesso il sole non filtra dentro la nebbia di questa milano
[strofa 3]
ora che sulle spalle hai il nove, decorre il nove-nove
il mondo è già ai tuoi piedi e lucida le scarpe nuove
radici di mangrovie, ormai ti sanno altrove
qualcuno sui gradoni mentre giochi si commuove
poi, come d’un tratto, tu cedi di scatto e il tonfo lascia senza fiato
cristo è tornato per riprendersi ciò che ti ha dato
lacrime fredde dai tuoi occhi stan bagnando il prato
sul tuo crociato, ora che il tempo si è fermato
nessuno crede più nel tuo ritorno
gli anni sono rimasti gli unici capaci di fermare un uomo
non so se sia talento, arte, o solamente un dono
notte di lampi, di crampi dopo l’abbandono
poi, come un tuono, sei tornato dal buio profondo
fine di giugno, e yokohama faceva da sfondo
per far la storia, spesso, basta soltanto un secondo
nazário viene incoronato il nuovo re del mondo
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