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letra de colonie - canntona

venuto al mondo gemendo,dove il cielo si sposa con il cemento
sembra che indossi un velo e si fondano nell’argento
e il gelo spacca le ossa, e a chi non è del centro l’accento tappa la bocca
camicie di forza in valigie di cartone
finti sorrisi con i denti d’ottone
quartieri come colonie,come colonne d’ercole
come dolci condanne a non tagliare il cordone
rari progetti di fuga
e’ che lo stesso ritmo che ti culla ti incide ogni ruga
ti annulla alla lunga, tu urla alla curva
tanto silenzio in questa strada che quasi disturba
e il fumo denso attrae una luna che è quasi ricurva
a stralci ti scruta, ti affacci e ti sputa
offre baci di puta, coraggio rifiuta
non chiedo scusa e non è irriconoscenza giuda
è che sono partito per ampliarmi la veduta
ero un peso piuma e avevo pieno il piatto
ho stracciato il patto con la fortuna a patto di prender le distanze da ste strade
per tornare un giorno e viverle con più pathos

e noi parliamo in codice:codice binario
casa è vicina: fra lo dice il binario
ancora a farci i viaggi per tornare alla base
e tornare ad infatuarci dei volti di queste case
dei volti sui tatuaggi,destini appesi a dei cavi
le droghe possono curarci, è da tempo che son legali
giudizi impopolari
e le fabbriche strizzan l’occhio a quartieri di popolari
ed io vorrei colorarli
la periferia che inghiotte
cammini fino ai confini, fin quando non è più notte
noi stretti dentro ai giubbotti
accendila e buonanotte
mentre un fratello parte il mondo ci vuole reattivi
lo aspetteremo agli arrivi

io torno senza avvertirvi
perché sembri naturale e in fondo non so pentirmi
ma sono figlio di questo,dei suoi contrasti spinti
plasmato da ‘ste colonie, corone di spine ai vinti

rit. guardaci come cadiamo dall’alto
ma guardando sotto “hai paura del vuoto?”
chi scappa è per sempre,ritorna cambiato
ricorda il tuo posto, ricorda il tuo posto

- canntona

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