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letra de veleno e rugiada - brakka

non lo merito un posto tra i campi elisi
stato sociale stato d’animo collisi
riesco solo a parlare di fame e crisi
e i natali mi regalano solo fiori recisi
rinuncio ai beni ma non vengo da -ssisi
da mo’ che i germi della speranza son stati uccisi
ora che sento angoscia nel buio botti improvvisi
io scrivo dipingo un faro nell’ombra come (mea risi)
per fare luce nei meandri
della verità alla gandhi
e trovare felicità senza lo spendi-spandi
la felicità si sa si vive in brevi istanti
il problema infatti sono gli altri anni restanti
coetanei noncuranti di come stiamo
alimentano il disprezzo verso il mio genere umano
non voglio più paesaggi di cenere e uranio
è il cancro che si sta espandendo uso poliuretano

questa città è bruciata
il veleno è rugiada
ora dimmi chi smentirà
non hai mai visto la strada
e per tenerci a bada
stai certo che mentirà
e chi ha battuto il muro del pianto
tira su un grattacielo d’amianto
questa città è affondata nel fango
ora dimmi chi pagherà

questa città è l’oblio
il quartiere dove sto io
la sera puzza di zolfo e stantio
ogni sorriso sembra privo di brio
il frastuono se ti -ssorda poi diventa un fruscio
non vedremo più un oceano pulito
un errore e lo splendore di sta terra imbrunito
per cambiare non ci serve un part-to impunito
e nemmeno i favori di don vito
la terra trema come membra al vento
fuori persone crollano dentro come il cemento
quando i pilastri sono disarmati
siamo tutti babilonesi reincarnati

- brakka

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