letra de benvenuti a milano - bassi maestro
[ritornello: b-ssi maestro]
benvenuti a milano
capitale indiscussa del rap italiano
il posto in cui vengono perché sanno chi siamo
dove quando sbagli non ti danno una mano
benvenuti a milano
dove chi chiede scusa non finisce lontano
dove c’è merda di cui non parla saviano
dovunque c’è una festa “pr-nti raga? dai, andiamo”
[strofa 1: lazza]
chiedono “zzala, che flow c’hai?”
un flow d’oro, klondike
fai silenzio, sì, quando rimo
tu un cagnolino, yorkshire
muovo i fili se ho in mano il micro
incontri del quarto tipo
la tua tipa è già al quarto tipo
tu chiudilo un quarto, tipo
faccio fuego con b-ssi
sono il solito pazzo
cambia poco con gli anni
succhiaci ancora il cazzo
ghettuso, gattuso
su ‘sta maglia frà ci cucio l’8
parli come fossi provenzano
ma dal vivo sei un cucciolotto
me ne lavo le mani, nuovo ponzio pilato
sai il rap? sono dello staff
mollo uno stronzo in privato
ehi ehi, stai buono, non ho ancora cominciato
questo suono è c4, colpito e affondato
fai il mio nome da un po’, cosa cazzo continui?
tanti chiamano hip hop musica per bambini
il mondo è pieno di b-tches, quindi cosa te la tiri?
quello che c’hai tra le gambe
l’hanno visto tutti, laura pausini
[strofa 2: lanz khan]
naqshbandi, solo nella folla
una bolla, tu bugs bunny
fott-ti che fotto i tuoi soci da rap funny
b-ttati di sotto, ti shotto bro, ted bundy
lk, fuori gli ak, milano è un golgota
fumo coi califfi, tu suchi calippi a sodoma
fuori al bangla bevo la quarta in meditazione sufi
aspiro la scighera, è la city che suona come i gufi
divin-z-one umbanda
vedo il piombo che si fa divina azione uganda
bombe nella mutanda
bello di notte in zona, mi dona il frac
presidente della merda: mcdonald trump
molla i guantoni zio, non boxi con dio
il credo è come l’oppio, sono tossico anch’io
quale reggaeton, flusso esoterico alla rené guénon
rimo, poi ti cago sul cuscino bro, come rimbaud
[strofa 3: b-ssi maestro]
sulla traccia con lanz khan, sale l’ansia
tieni in alto la guardia, ho le rime ras k-ss
più mangi merda più ne hai frà, la vita è aspra
vai via di testa come il pazzo che ha sclerato in francia
il cielo è il limite, per questo disegniamo cupole
è il motivo per cui spesso ho i testi sulle nuvole
lettere ancora più cubiche, santi numi man
metto a fuoco molt-tudine, ma quali crudité
dini ha le parole come scarabeo
ma non è un fottuto gioco, sono in gara e creo
stimolazioni come un cazzo di m-ssaggio thai
quando eri in viaggio hai preso il cazzo, frate’ ce la fai?
scrivo for the f-ck of it
qui a milano d-ck dastardly
veterano a capo di una cl1ck di b-st-rdi
che ti fanno fare figure meschine
metti in stop la lingua e bevi stop scheming
sopra k-sluggah porto la tribù
è una vergogna questo 16, l’hai scritto tu?
frate’, suoni elementare fuori dalle c-sse
e salutami mia figlia quando torni in cl-sse
[ritornello: b-ssi maestro]
benvenuti a milano
capitale indiscussa del rap italiano
il posto in cui vengono perché sanno chi siamo
dove quando sbagli non ti danno una mano
benvenuti a milano
dove chi chiede scusa non finisce lontano
dove c’è merda di cui non parla saviano
dovunque c’è una festa “pr-nti raga? dai, andiamo”
[strofa 4: pepito rella]
ho visto sempre milano dalla periferia
costretto a guardare i palazzi
quando devo sorseggiare la mia sangria
son don simon, cinque p-ssi e sono dentro
apro le porte di ‘sto inferno usando le chiavi di casa mia
tavoli imbanditi, ma seduti ai tavoli banditi
sopra i tavoli giullari fanno ridere
ancora meno di geppi cucciari
rimo seguendo spart-ti circolari
e se mi cerchi in circonvalla cerchi circolari
imbucato a feste come imbuco lettere
bucato gomme come imburro tessere, non sai chi essere
con il tuo buco hai dato il suo benessere
nel portafoglio tu c’hai soldi mentre io c’ho fototessere
‘fanculo te e gianluca vacchi, non vengo ai tuoi yacht party
chardonnay e chianti, con la mia x sono su hot party
da zona 1 a zona 9 già mi fanno gli applausi dai parchi
e parlano coi pacchi se parlano i fatti
con tutta questa nebbia non ci vede la pula (la pula, la pula)
ma se ci becca nino ‘sto pallone lo buca (lo buca, lo buca)
[strofa 5: axos]
agente, questa è milano, come la viviamo?
cantiamo alla madunina, poi smadonniamo
ho gli occhi di mia nonna affissi sul rosario
sembra colombina frà, parla con un santo colombiano
break’n boss, picchio il dolore qui dove cova b-ssi
qui le ossa fanno il rumore del piscio sopra i s-ssi
birra bionda, fammi cantare prima che scilla morda
loro han messo gli alberi in zona, mi faccio amica l’ombra
è la vergogna degli infami, mi disse un saggio
sedeva fuori scuola sopra un piaggio
manco un pianto quando nonno è morto, forme di coraggio
la freddezza di ‘sto mondo ha preso forme di contagio
manco il tempo di guardarmi in faccia
e già stavo cambiando forma
tendo alla vitaccia perché so che tutto quanto torna
ed io nel mio ostracismo ti ho mandato via
romanticismo e bavaria, sputo sulla bara mia e brah
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