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letra de città fantasma - assalti frontali

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[testo di “città fantasma” ft. lo zoo di berlino]

[intro]
viviamo di assembramenti, usciamo senza un motivo
per fare festa, stare in strada, pensiero positivo
tiriamo su il morale, facciamo live rap bum!
non ci arrendiamo e non possiamo vivere su zoom

[strofa 1]
ho sognato che non ricordavo più le mie canzoni
ho bisogno di cantarle a pieni polmoni
roma oggi è la sua anima gemella
gli animali si riprendono la terra
c’è un’ambulanza in giro, un bus vuoto, il telefono è una radio
per chi vive sopra al letto, chi dentro un armadio
sento chiaro il canto degli uccelli, il cinguettio
se rappo io non finirò nell’oblio
oggi ai banchi del mercato un bro mi ha detto: “ho fame
dammi il pane ho zero entrate da tre settimane”
brigate di quartiere appoggio mutuo io sto come te
dividiamo anche farina, ceci, kiwi ed il caffè
dividiamo affetto, più di tutto qui manca il contatto
lascio sul tettino e faccio quello che non ho mai fatto
tengo a distanza le persone care suona il cellulare
il coccia chiama e dice “oh lu, ma che dobbiamo fare?”
è un mondo nuovo in strada, ormai la gente gira al largo
scansa le persone e torna in un grande letargo
io sto ancora a fare rap con la mia felpa blu
devi salvare tutti se ti vuoi salvare tu
[ritornello]
alziamo il pugno da lontano quando ci incontriamo
le strade torneranno nostre questo lo giuriamo
con ogni mezzo necessario resistiamo
nella città fantasma
spuntano solo, solo gli occhi quando ci guardiamo
ci aiutiamo così tanto che ce la facciamo
siamo lupi solitari avanziamo piano
nella città fantasma

[strofa 2]
basta ho spento la televisione e che tensione
mi sentivo già in sala di rianimazione
è un mese che è iniziata la tragedia
sulla mia sedia e il mio pc mia figlia fa la sua seconda media
non ha più la stessa età e dentro chi lo sa
la scuola oggi è dare un senso nuovo alla realtà
al virus della solitudine
del controllo, virus avvoltoio non faremo l’abitudine
l’altro ieri andavo in autostop a vedere i rolling stones
ieri rappavo in venti in cerchio su un iphone
oggi nella notte un faro acceso, il rosso di un semaforo indifeso
in un sistema che non c’ha difeso
nell’aggressione dei filamenti rna
ha lasciato i deboli a morire in rsa
un mondo che ora va all’inverso, si era già perso
perché c’è chi pensa solo al suo e opprime tutto l’universo
[ritornello]
alziamo il pugno da lontano quando ci incontriamo
le strade torneranno nostre questo lo giuriamo
con ogni mezzo necessario resistiamo
nella città fantasma
spuntano solo, solo gli occhi quando ci guardiamo
ci aiutiamo così tanto che ce la facciamo
siamo lupi solitari avanziamo piano
nella città fantasma

[strofa 3]
cassiere dei supermercati al fronte come i soldati
ma che esercito e che nasa mascherine fatte in casa
la vita sempre mi gasa, sempre rinasce il coraggio
come rinascono i papaveri tra i marciapiedi a maggio
per combattere il contagio più anticorpi
più natura, più orti, più delfini nei porti
la paura è arrivata dicono da un pipistrello
o forse da un esperimento ma ti entra nel cervello
ho bisogno di cose belle, concerti, bancarelle
uscire sotto le stelle, uscire da queste celle
non pensare alle chat, a quanto c’ho nel bancomat
ho bisogno di vivere rob’ d’matt
e dare il cuore a ogni gesto e ogni risveglio
dare il sangue in ospedale e così stare meglio
ora tutto si fa chiaro e tutto cambierà
pubblica sanità e ogni quartiere una comunità
e chi pensava d’esse un grande invece era un ladro
chi pensava d’esse niente ora je famo un quadro
avanti tutta mie sorelle e fratelli prediletti
viviamo chiusi dentro questi spazi troppo stretti
[ritornello]
alziamo il pugno da lontano quando ci incontriamo
le strade torneranno nostre questo lo giuriamo
con ogni mezzo necessario resistiamo
nella città fantasma
spuntano solo, solo gli occhi quando ci guardiamo
ci aiutiamo così tanto che ce la facciamo
siamo lupi solitari avanziamo piano
nella città fantasma

[outro]
(another brick in the wall cantavano i pink floyd
alziamo il pugno al cielo per il fratello george floyd)
il sole torna su tra parabole rivolte a sud
io lo aspetto alla finestra come un robin hood
scaldami il cuore dà calore a chi ha bisogno
dall’asia all’africa all’america, al primo giorno di codogno

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