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letra de 251 - anita guarino

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[strofa 1]
mi ricordo quella prima sera in cui ti ho visto
sotto la luce della luna e tra le labbra un filtro
ricordo anche la tua maglietta nera
e la tua voglia di parlare tutta la sera

mi ricordo le ore piccole e l’aria salata
il vento tra i capelli e a cena pizza e un’aranciata
non ci importava proprio di nessuno
e far l’amore poi la notte a casa di qualcuno

non so se ci ho perso la testa
ma adesso sì non mi interessa
ti sento ancora sulla felpa adesso non ho scelta

[ritornello]
e… mi toccherà gridare
perché lontano lo trovo lo stesso, lo stesso, un modo per parlare
e… non me ne voglio andare
perché lontano ci penso, ti penso, ti penso e sembrerà b-n-le
non me ne voglio andare
non me ne voglio andare

[strofa 2]
mi ricordo ancora le tue mani sulla pelle
i pomeriggi al sole ancora senza la patente
ma non serviva andare chissà dove
bastava stare insieme per viaggiare e trasportarsi altrove

ci dicevano sarebbe stata una cazzata
la gente se ti b-tta giù si sente realizzata
non ci importava proprio di nessuno
nemmeno dei chilometri
251

ti sento ancora sulla felpa
adesso non ho scelta

[ritornello]
e… mi toccherà gridare
perché lontano lo trovo lo stesso, lo stesso, un modo per parlare
e… non me ne voglio andare
perché lontano ci penso, ti penso, ti penso e sembrerà b-n-le
non me ne voglio andare

[bridge]
e nell’attesa di un futuro che ti illude
ma comunque insieme senza mezze scuse
racchiusi in un attimo, persi in un batt-to, fermi in un tempo come dentro a un plastico
non me ne voglio andare

[ritornello]
e… mi toccherà gridare
perché lontano lo trovo lo stesso, lo stesso, un modo per parlare
e… non me ne voglio andare
perché lontano ci penso, ti penso, ti penso e sembrerà b-n-le
non me ne voglio andare
non me ne voglio andare

- anita guarino

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