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letra de quelle vecchie vie (amauca) - angelo baiguera

ricordi di come eravamo, mi ricordi la mia solitudine con te voluta
sembri già un ricordo lontano e che ho vissuto oggi
sì, è vero, ne sono felice, voglio essere pazzo, emarginato, diverso, fottuto e mai capito
più di tutto quanto senza pensare se il mondo fuori da questa stanza è come me lo spieghi tu
ma non c’è più tempo per sognare, vivi tutto quanto senza pensare
quando ti toccavo senza una ragione
con la voglia sfrenata di chiamarti amore

e fuori il cielo è grigio e guardi da quel balcone
non gliene frega forse a nessuno di fare la rivoluzione
sai che ho molta paura quando mi prendi la mano
e su quella nave vorresti andartene lontano, lontano, lontano
e non riesci più a scrivere le tue paese
e cammini su e giù in quelle fredde vie
con la tristezza che ti guarda e che ti sputa in faccia
e tutto questo lo sai che mi procura angoscia
e sono giorni che non ti vedo e riscopro il mio periodo creativo
scrivo poesie che non leggerai
faccio canzoni che non suonerò mai

di non volermi troppo bene me lo dicesti con orgoglio
al di là del bene e del male mi ha proprio sconvolto
lo sai che la piazza per me è importante, ma fa molto freddo
ti guardi in giro, sei solo con sciarpa e cappello
e ti viene in mente una bestemmia contro dio
mentre di riflesso pensi: “amore mio”
o dolce, cara contraddizione di cercare disperatamente un amore
finito così, senza troppa importanza
in un letto disfatto in quella stanza

- angelo baiguera

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