letra de rosario - andrès las
[testo di “rosario”]
[intro]
oh, myøs, prendi quel choppa
dalu
[pre-ritornello]
vendevo [?] per far rumore
e ora sono in silenzio e non hablo
vengo da dove la speranza muore
io mi salvo, ce la faccio, mi protegge il mio rosario
[ritornello]
attorno al collo ho un rosario, lo porto per il mio caro
tu non sai quanto ha pagato, sì, per ogni suo peccato
marchiato, sì, col rosario tatuato su una mano
tutto ciò che avrei voluto e tutto ciò che mi è mancato
suona il mio nome nel barrio, sì, da settimo a cesano
da quando sono nato i g sanno come mi chiamo
piango ancora col passato perché qua non è passato
la tua puttana nove, mi tira dal rosario
[strofa 1]
[?] la bocca
sono due anni che, fratello, aspetto, sì, la svolta
mia madre quasi morta, ho alzato, sì, la posta
e il tuo amico tosto ora non mi tocca
son quaggiù con i miei persi dentro i blocchi
ho deciso di cambiare senza soldi sporchi
ciò che dici vale poco, giù da mе, fra’, fanno fuoco
la tua merda è di passaggio come [?] al colloquio
chi piange fottе a chi ride, qui non c’è un cazzo da ridere
è per questo che i miei amici si fottono le tue amiche
fotte un cazzo di apparire, non ho bisogno di fingere
voglio solo che sia iconica, sì, la mia vita triste
sh che qua impenna, sembra di toccare il cielo
dove stanno i nostri angeli che non tornano indietro?
mandavamo soldi dentro, euro diventavan pesos
son la voce di lorenzo, quanto cazzo abbiam sofferto
[pre-ritornello]
vendevo [?] per far rumore
e ora sono in silenzio e non hablo
vengo da dove la speranza muore
io mi salvo, ce la faccio, mi protegge il mio rosario
[ritornello]
attorno al collo ho un rosario, lo porto per il mio caro
tu non sai quanto ha pagato, sì, per ogni suo peccato
marchiato, sì, col rosario tatuato su una mano
tutto ciò che avrei voluto e tutto ciò che mi è mancato
suona il mio nome nel barrio, sì, da settimo a cesano
da quando sono nato i g sanno come mi chiamo
piango ancora col passato perché qua non è passato
la tua puttana nove, mi tira dal rosario
[strofa 2]
entro in scena, la sp-cco e non la busso
[?] in italia sono puto
mi sembra giusto, [?] el mundo
se fino a questo punto la vita mi ha tolto tutto
il tuo rap, sì, che è plastico come il tuo ferro
parli di strada e quartiere come fosse bello
i miei fra’, sì, con gli sfratti, pagherò loro l’affitto
questa mentre me la ficco mi tira dal crocifisso
sofferenza, sì, di oggi sarà vittoria domani
uruguagio tra napoletani, sì, come cavani
vanno a coppia troie e infami che hanno stretto le mie mani
mi guardavano negli occhi e giuravano di amarmi
tutto va male, sempre finto il mio sorriso
son cresciuto nello schifo, per me, fra’, parla il mio viso
[?] lo ferro y lo palo, le minacce giù nell’atrio
sempre col rosario al collo pure se dio qua è lontano
[pre-ritornello]
vendevo [?] per far rumore
e ora sono in silenzio e non hablo
vengo da dove la speranza muore
io mi salvo, ce la faccio, mi protegge il mio rosario
[ritornello]
attorno al collo ho un rosario, lo porto per il mio caro
tu non sai quanto ha pagato, sì, per ogni suo peccato
marchiato, sì, col rosario tatuato su una mano
tutto ciò che avrei voluto e tutto ciò che mi è mancato
suona il mio nome nel barrio, sì, da settimo a cesano
da quando sono nato i g sanno come mi chiamo
piango ancora col passato perché qua non è passato
la tua puttana nove, mi tira dal rosario
[outro]
vendevo [?] per far rumore
e ora sono in silenzio e non hablo
vengo da dove la speranza muore
io mi salvo, ce la faccio, mi protegge il mio rosario
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