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letra de la mia pelle - amir issaa

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[testo di “la mia pelle”]

[intro]
(cristina ali farah) barlumi di luce quando ti sogno. tentavo all’inizio, bolla di sapone trasportata dal vento di ritrovare il caso e i miei percorsi. dentro una pelle che le mie ? cortegge ? scudo
nulla rimane uguale. quante lingue ho dovuto imparare. quella, per entrare dentro la gente. la mia storia è una ragnatela di segno sulla pelle, come dicono siamo spugne a noi mescolati, mescolati viaggiatori

[ritornello]

e non pensavo che finisse così
dal giorno che ho messo piede qui
sto lottando, e non mangio, se abbasso il mio sguardo
la mia pelle mi ricorda chi sono, un b-st-rdo con qualcosa di nuovo
sto lottando e, questo affanno mi dà la forza per farlo

[strofa 1]

la mia pelle è del colore della terra e cambia quando è sotto il sole
che ho un inchiostro su un’agenda
quando scrivo queste frasi, è come terapia
è un uomo che si sente libero scrivendo una poesia
quando incrocio le mie mani lo faccio per pregare
il mio pensiero va alle vite in bilico là in alto mare
e se sono qua io ringrazio mio padre
che ha lasciato tutto e ha trovato il coraggio per scappare
io figlio delle ambizioni della vita, scrivo su questa panchina
sogni bizze e ? costa i
che non guardo più la tv, non credo a ogni giornale
da quando leggo questi libri ho iniziato a pensare
e vado in giro con la faccia di chi non ha più paura
sono un uomo con tutto il mondo chiuso in queste quattro mura;
sogno l’africa, l’america, l’australia
sono di essere un gabbiano in volo, parte di quest’aria
[ritornello]

e non pensavo che finisse così
dal giorno che ho messo piede qui
sto lottando, e non mangio, se abbasso il mio sguardo
la mia pelle mi ricorda chi sono, un b-st-rdo con qualcosa di nuovo
sto lottando e, questo affanno mi dà la forza per farlo

[strofa 2]

la mia pelle è del colore delle dune
la mia storia, mille sole e mille lune
cresciuto guardando il cielo e i suoi pianeti
l’estate ascoltavo il vento e i suoi segreti
giro intorno al sole solo coi miei piedi
giocando tra le nuvole da quando ho pochi mesi
volo libero, rincorro i miei pensieri con il cuore
che batte forte come per gli atleti
la mia pelle del colore della sabbia
e lo stesso della carta sui muri di questa stanza
nel mio sangue c’è anche quello di mia mamma
un b-st-rdo da quand’ero nella pancia
di lottare non ho smesso mai un minuto
ho i segni addosso di ogni dramma che ho vissuto
la mia pelle non la venderò a nessuno
e mi ricorda tutti i giorni che sono il numero uno!
[ritornello]

e non pensavo che finisse così
dal giorno che ho messo piede qui
sto lottando, e non mangio, se abbasso il mio sguardo
la mia pelle mi ricorda chi sono, un b-st-rdo con qualcosa di nuovo
sto lottando e, questo affanno mi dà la forza per farlo

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