letra de bruciati / congelati - alex bartok
[verse 1]
mi sentivo speciale
perché dopo tanto sono stato scelto
mi sentivo pure ricco dentro
mi promisi di salvarmi sì da questo scempio
che mi portava tormento
con te godo ogni momento che ci sei
ma ora non ci sei più
non so cosa è cambiato tra di noi
tu dicevi “prima o poi” io ti dicevo “poi”
e ti pareva strano
ma il mio cuore è un corridoio bagnato dalle mie lacrime
per farti entrare attesi fosse asciutto
e poi percorrerlo, per correr lontani da tutto
la tua mano nella mia, io dissi “restiamo al p-sso
e prendiamo tutto
b-ttiamo via ogni pensiero brutto”
e francamente detto da me non pensavo ci avresti creduto
sono un tipo pieno di complessi e di esperienze
che mi lasciaron senza fiato ma letteralmente
quella sera uscimmo, mi vedesti con gli occhi
stanchi e lucidi
e pensai “cazzo, ho il timore che mi giudichi
per le mie paure”, non seppi se dirtele, 
poi mi feci coraggio, smisi di scrivere e
mi aprìì con te vuotando il sacco
io che pensai “ho fatto scacco matto”
invece poco dopo noi scoppiammo a ridere
lentamente l’ansia scese dopo qualche giorno
tu fremesti così tanto per il mio ritorno
“non preoccuparti sarò via solo per pochi istanti”
tu esclamasti da abbracciati “già mi manchi”
già mi immaginavo noi viaggiare in tutto il mondo
e te scattare quelle polaroid che adori così tanto
in fondo lo sapevo
che ti piacevo ed il settimo cielo
era il primo piano e noi stavamo sulla punta di quel grattacielo
[rit.]
abituati all’alta velocità ci siamo bruciati
abituati al freddo di questa città siamo congelati
siamo congelati
siamo congelati
siamo congelati, congelati, congelati
[verse 2]
poi vidi qualcosa di strano
te mi togliesti la mano
provai a cercarti ma invano (non ti ho trovata)
e perse la forza quel ti amo
che mi dicesti quasi subito e non l’ho notato
chissà quanto ancora tu non mi hai svelato
sento freddo ho il cuore congelato
provai a scaldarlo soltanto per dirti
“hey, guarda, ti ho scritto e dedicato un pezzo”
che non uscirà mai perché ti ho persa
non so più come stai ormai da un pezzo
mi hai portato via pure i miei amici
anche se chiamano ogni giorno e mi dicon “veni vidi vici”
ma non vedo più vittoria sotto questo fronte
la nebbia scende lentamente si da sopra il monte
in cima solo aspiro e sbuffo ancora un’altra cima
io, eremita nel silenzio della mia autostima
tutto d’un tratto neanche parli più
le lacrime in volto che si fanno amare
te che non volevi niente di più
da me che mi vergogno pure quando mi vedi mangiare
quel profumo sapeva di addio
mentre varcavi la soglia lasciavi la scia
casa vuota luci spente ed io
lì sul divano che mi domandavo se fossi più mia
ma poi mi acccorsi dei tuoi occhi
sull’iphone, due rintocchi
son le quattro
e lì capì che ormai io persi ogni contatto
con te
pure l’ultima foto avrai b-ttato
di te non resterà altro che qualche rimpianto
[rit.]
abituati all’alta velocità ci siamo bruciati
abituati al freddo di questa città siamo congelati
siamo congelati
siamo congelati
siamo congelati, congelati, congelati
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