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letra de giorno 0 - alessio callaioli

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[intro]
alessio callaioli
28 maggio 2020
giorno 0
non doveva finire così

[strofa]
una mattina mi son svegliato
ma era strano:
tutto intorno a me era offuscato
fuori non c’era niente di illuminato
ma ciò che ho visto era tremendo
mi sono spaventato
c’era questo essere
ma non era un uomo
che zoppicava e barcollava
ma non era solo
centinaia come lui
tutti intorno
che riempivano la strada in quello strano giorno
pelle biancastra, malridotta tipo cadaverica
emanavano un tanfo come una discarica
erano feriti ma non sentivano niente
alcuni strisciavano lenti
come un serpente
giravano per le case
cercavano qualcosa
tutti con quell’aria così cupa
e mostruosa
ero impaurito e incuriosito
ma ad un tratto sento
un urlo forte e stridulo
trascinato dal vento

volto lo sguardo
e che cosa vedo?
una donna a terra
l’identità la ignoro
la stanno ammazzando
ma io non ci credo
che poi lei si rialza
e cammina come loro
non mi reggo più in piedi
e crollo a terra
la prima cosa che penso
è di star sognando
mi guardo attorno, ma no
la stanza è quella
mi do uno schaiffo, ma niente
sto tremando
chiamo mia sorella
che sta nell’altra stanza
una, due, tre volte
ma niente risposta
volevo andare a vedere
ma non aprivo la porta
tutto ciò che speravo
è che non fosse già morta

ad un certo punto, però
qualcuno bussa
era un battito lento, e costante
sono rimasto lì fermo
non ho fatto una mossa
ed ha continuato
di botte ne ha date tante

poi però
afferro la maniglia
prendo la chiave e chiudo:
la porta si sigilla
il mio cervello si è appena spento
mi avvicino al letto
e poi, come se fossi già morto
crollo lento
i colpi diventavano più forti
mi chiama l’aldilà
che mi dice forte e chiaro
“tu muorirai qua!”

ora senza pensiero
registro questa cassetta
le parole mi escono dalla bocca a manetta
da chi ascolta questo pezzo
io vorrei sapere
se il pianeta è tornato
come era un tempo
vorrei essere con voi
lo vorrei vedere
ma non andrò molto avanti
già me lo sento

ecco arrivato il momento
la porta si è frantumata
e mia sorella è diventata come loro
mi guarda con un’espressione così felice e affamata
dove prima era il cervello
ora vi è un foro
piano piano si avvicina
io mi incupisco
mi prende il braccio e tira
ma io non reagisco
un ultimo sguardo e poi chiudo gli occhi
mentre faccio la fine
di tutti gli altri sciocchi. ah!

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