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letra de negazione della vita - adria the reject

chi ho intorno vuole infilarmi in un altro carcere in preda al malessere
non ti si sganciano le articolazioni quanto psicopatico tu possa essere
scariche spezza le vertebre ho dentro lo schifo del pianeta terra
chi mi può aiutare mi prende pel culo poi leva le tende e io senza riserve sto pezzo di merda

vivo così nitido il nero inferno cerco facce amiche paletti allo sterno
ripeto a me stesso ciò non mi ferisce finchè non mi infila in bocca pasticche
il vuoto mattina apro gli occhi e mi inquina occhio a tenere d’occhio l’adrenalina
diventassi cieco la finirei prima

non ci stiamo salvando ci stiamo ammazzando
non comunichiamo chi amo lo pianto
cerco riparo ogni giorno allo sbando sto posto del cazzo lo odio così tanto
mi parli di quanto non parlo che d’altro urlarmi addosso da quando mi alzo

reprimere il fatto non avrai l’onore un giorno ti ammazzo
rovinarmi la vita per chi vale un cazzo
provo in continuo un giorno lo faccio le nuove le vecchie mi sfondo le orecchie

la suono e la canto ormai parlo urlando vivo tortura clima paura
ogni decisione la stessa tensione chi puole mi incula
perchè gli conviene a freno mi tiene chi non mi cura
mi ottura le vene vuole stiamo insieme tagliarsi la lingua un giorno di questi manco ci si crede

è allucinante il peso di tutto è sempre più grande lo sbocco di vomito verde brillante
devo essere abile in mezzo al degrado mi ha dato la vita biodegradabile
perdi ogni cosa e ricorda chi sei ringrazia dio per una bio come quella di cage
diecimila pensieri al secondo velicizzano il mondo testa di piombo
caduto in fondo alzano un muro per il mio futuro e mi fa da sfondo
adria odia la strada sogna la spazio di una grande casa
senza rompi coglioni non siete buoni i vostri rincuori mi suonano muori

mi pieghi mi smonti ma non mi spezzi odio il mondo rimonto i miei pezzi
reggo cose so che non reggo mi parli ti leggo mi apprezzi
vedo gente conosco tagliata in pezzi sempre gli stessi porci complessi
concetto d’amore taglia perfora istinti repressi tutti compressi

mosaico di orrore la fine è già ora senza compromessi
fissi i paletti nel cuore ai vampiri senza morire
cambiamento di stile non puoi capire quanto mi stressi
è ostile senza sfinire l’anima in pena fuori dalla scena

morte serena rigetta cancrena porta sulla schiena peso da carro
prendere il volo meglio che atterro perdere tempo cancella il cervello
perdi sto soldo per venirti addosso salti lo squalo finisci in un fosso
finisco la vita è un videogioco mi manca poco ricomincio con molto
fammi lo sconto sono uno scarto
a casa demoni alati festeggiano le idi di marzo

oggi non mi alzo col cazzo giornata di merda che passo al ribasso
apro gli occhi nel letto nego la vita e penso alla figa di un altro
metto il piede in strada la gente mi guarda schifata buona giornata
sensazione sinistra come se ho accanto chi vota a sinistra e ti fissa
entra in questura e querela la vita il questore ti taglia le dita
dicono guarda è la sfiga dicono cazzate da prima
ho risvegliato il mio frutto è il cinismo che traina la biga
il fascismo c’è ancora e la ha la forma di una regione appassita

cadon le foglie in autunno vampiro diurno cacciato dal clan
sguaino la spada perchè di spade perisce tutta la città
la mia eroina ha sembianze di terre lontane
di stanze private del mare dove almeno me la posso giocare

lo sai che è un azzardo? vivo il vuoto col freddo e col caldo
lento inesorabile e logorante come un campionato di calcio
uno stralcio i pensierii felici persi in ricordi sbiaditi
siamo tutti zombie divisi nei nostri piccoli partiti

molti che sono partiti sono tornati muti senza parole utili
cambiati nel modo di fare con l’aspetto da camera mortuale
un biglietto senza ritorno è la cosa più libera al mondo
molti hanno scelto la morte non trovandola manco nel sogno

sta vita n’è un sogno è uno squalo bianco e tu sei un tonno
chiudere il conto significa che oggi sei morto
non fossi mai nato risparmiavi ossigeno al mondo
tocca sto fondo così assaggi il sapore di merda al ritorno dal sonno

- adria the reject

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