letra de carne viva - 16 barre
[ritornello: john princekin]
e la mia pelle si distacca-ah
questo tempo è una trappo-la
viviamo dentro una bambo-la
ma la gente non lo calco-la
e la mia pelle si distacca-ah
questo tempo è una trappo-la
viviamo dentro una bambo-la
ma la gente non lo calco-la
[strofa 1: benni]
mi spingo fino al limite in sarcof-ghi coi palmi bucati dai chiodi
a ragionar non si sta comodi, presto lo scopri
occhi dalle foglie lungo la corsia di un bosco fitto
il tutto che si fa poesia, prosegui dritto e stai zitto
la luna è viva e il sole pulsa su una terra schiva
arriva in equilibrio sulla calma di una sera estiva
resto incantato mentre piango sotto gli astri il mio destino
ma una nave argentea mi reinventa mentre rimo
fiuto sopraffino, fianco stretto da cintura in lino
guido le anime nel fiume cristallino
dove tutto è suggestivo, solo qui ti senti vivo
perché l’uso di parole è già limitativo
non so se riuscirei a mentirti, i sentimenti sono geometrie di istinti
muri di coscienze ridipinti
oltre la coltre dei misteri
mi lascio andare sopra fogli di universi paralleli
[ritornello: john princekin]
e la mia pelle si distacca-ah
questo tempo è una trappo-la
viviamo dentro una bambo-la
ma la gente non lo calco-la
e la mia pelle si distacca-ah
questo tempo è una trappo-la
viviamo dentro una bambo-la
ma la gente non lo calco-la
[strofa 2: john princekin]
cieli disegnati sul soffitto della stanza
ringrazio la speranza per la splendida vacanza
troppi perché, ti prego, sali con me
sono alle spalle i migliori momenti di solitudine
tutti a carponi a raccattare bottoni
mentre i grandi arraffoni girano coi milioni
ma i soldi sono solo una gobba che non ti puoi levare
tutti ti stanno vicino, la vogliono toccare
ho lasciato il suolo e la testa mi gira
non ho ragione di restare per terra
ho conosciuto un uomo che amava la vita
ed è morto sotto una pioggia di merda
ho l’impressione che stare insieme per sempre è fumo
il tempo non salva nessuno
quindi vola e salta l’ultima tagliola
poi forse ci vedremo ancora al lume di una luna viola
a volte odi, ma desideri avere lo stesso
dimenticare un piacere non c’è concesso
con la musica posso sfogarmi, ma alla fine
avrò sempre più lacrime che rime
ti ricordi quanto alta andava l’altalena?
l’ho vista rotta ieri invasa dall’edera nera
amore, so che non parliamo ormai da mezza era
ma c’ho il furgone, andiamo a prendercela questa sera
[ritornello: john princekin]
e la mia pelle si distacca-ah
questo tempo è una trappo-la
viviamo dentro una bambo-la
ma la gente non lo calco-la
perché troppo impegnata a cercarsi
nella faccia segnata dagli anni e dai p-ssi
perché troppo fissata a guardarsi
non riesce a parlarsi, prima deve specchiarsi
[outro]
“non ti scordar di me
la vita mia è legata a te
io t’amo sempre più”
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