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letra de mauro e tiziana - moder

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quando ho aperto gli occhi era notte tarda
io non ricordo niente erano gli anni ottanta
quelli di craxi e dell’alta finanza

sognando manatthan
dei fantasmi nei parchi con gli aghi alle braccia
l’italia che vince tre a uno ai mondiali di spagna
l’italia di pertini di zoff quella di smaila
rino gaetando che lascia aida senza salutarla
bologna salta mentre suona un disco di dalla
era l’italia dei tempi di abbondanza
l’italia di stai zitto riempi la pancia
la domenica santa gazzetta e fernet branca
il mondo cambia e la lotta di cl-sse è al bar non in piazza
mi hanno battezzato tra il mare e la campagna
acqua benedetta tra le saline e la spiaggia
un bambino non conosce il male non sa dargli una faccia
io disegno sorrisi su pezzi di carta
mio padre lavorava e non aveva niente in tasca
mia madre stava a casa con mia sorella in pancia
io già volevo scappare di qua
chissa cosa pensava mio padre alla mia età

ma da quant’è che non guardi su
non dovevamo vederci più
guido senza meta con quel disco in loop
in tasca ho cinque euro e un pacchetto di winston blu
hai visto bene come vivo
come posso spiegarti come scrivo
per cambiare basterebbe un tentativo
e intanto un altro giorno è finito

e io correvo sui prati avevo i vest-ti strappati
i canditi le giostre i gelati le estati sui viali
le elementari i dettati baggio e schillaci
imparavi a farti furbo o a nascondino contavi
in primavera in bici senza mani
d’inverno poi ti ammali
l’autunno foglie gialle dipingevano i rami
han detto siete tutti uguali ma ci hanno ment-to
chi nasce senza niente in mano chi ha il poker servito
il primo bacio il primo tiro al gusto di proibito
poi mio padre è morto senza preavviso
quel giorno lo sfondo si è fatto grigio
di colpo ti cambia il mondo ho salutato il porto mi sono trasferito
ti sei mai sent-to niente sai fa un male cane
morire per le feste il giorno di natale
è il tuo regalo da scartare immaginavo di volare
mi aggrappavo al cielo mi scordavo di tornare
in cl-sse dicevano cresci adesso esci
io parlo ancora coi muri perché sanno tenere i segreti
e già volevo scappare di qua
chissà cosa pensava mio padre alla mia età

io sono il figlio di mauro e tiziana del loro sangue
figli di gastone e verdiana di maria e di walter
quanta strada alle spalle e quanta ancora da farne
queste sono solo storie io amo raccontarle

ma da quant’è che non guardi su
non dovevamo vederci più
guido senza meta con quel disco in loop
in tasca ho cinque euro e un pacchetto di winston blu
hai visto bene come vivo
come posso spiegarti come scrivo
per cambiare basterebbe un tentativo
e intanto un altro giorno è finito

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